Tecnica - Le Radio di Sophie - Technics

Progetto FMagic: aggiungere le FM a un ricevitore AM

Seconda parte: tecnica e prototipo

L. Mureddu

Come discusso nella pagina introduttiva di questo progetto, l'idea è quella di utilizzare il segnale dell'oscillatore locale di un qualunque ricevitore AM per pilotare la sintonia di un ricevitore FM. Basta convertire la frequenza in tensione, e usare la tensione variabile ottenuta per polarizzare un diodo varicap. Per questo serve un ricevitore FM adatto.

Gli oggetti e i circuiti proposti in questa pagina sono da considerare al solo titolo di esempio. Si possono ottenere gli stessi risultati (o anche migliori) utilizzando altri ricevitori, altri componenti, altre tecniche. Io ho utlizzato:

  • Ricevitore AM di tipo economico Siemens RR5019, 4 valvole in serie con alimentazione ad autotrasformatore

  • Kit ricevitore FM UKW Retro-Radio prodotto dalla ditta tedesca Conrad, in vendita anche in Italia.

  • Piccolo circuito con formatore di impulsi, monostabile e integratore, cavetti, spinotti, componenti vari.

Ricevitore FM

La scelta del ricevitore FM è dettata dalla possibilità di poter comandare la sintonia con una tensione variabile. Il piccolo ricevitore Conrad si basa sull'integrato TDA7088, derivato dal TDA7000 (one chip FM receiver), ed è appunto sintonizzabile mediante un potenziometro che agisce su un diodo varicap. Ecco lo schema completo:

Ho acquistato e montato il circuito. Funziona in modo soddisfacente, specie se si prolunga l'antenna in dotazione di qualche decina di centimetri. La sintonia copre abbastanza bene la gamma FM. Per i nostri scopi la parte di destra (amplificatore a transistor) non serve, in quanto preleviamo il segnale dal potenziometro del volume (PT1). Il potenziometro PT2 a sinistra serve invece per la sintonia. Sul suo cursore verrà applicata la tensione proveniente dal convertitore frequenza/tensione.

 

Ricevitore AM

La scelta è caduta su un piccolo ricevitore della serie Anie, adatto per la sua semplicità. Non lo consiglio agli inesperti dato che ha la massa collegata alla rete, ma per il resto è perfetto. Il segnale dell'oscillatore locale si preleva dalla griglia della convertitrice (punto A), e il segnale BF proveniente dal convertitore si applica al punto B (potenziometro del volume). Servono due pezzi di cavetto schermato per bassa frequenza, e non si deve cambiare niente nel circuito esistente. La radio continua a funzionare esattamente come prima. Da notare il valore della media frequenza, in questo caso 469KHz, che ci serve per calcolare i componenti di timing per il convertitore frequenza/tensione.

 

Convertitore frequenza/tensione

Lo schema che segue rappresenta una delle tanti possibili realizzazioni di un convertitore F/V. Si usa un monostabile, che viene fatto scattare ad ogni ciclo della frequenza locale del ricevitore. Dato che la banda OM è compresa tra 550 e 1600 kHz e la media frequenza è di 569KHz, si avrà una frequenza locale compresa tra 1019 e 2069 KHz, con un periodo (1/f) compreso tra circa 0,5 e 1 microsecondo. Il transistor può essere un qualunque NPN per piccoli segnali. Io ho usato un BC109, ma anche un 2N708 o simili possono andar bene. Se il sistema funziona, quando è acceso e gli si invia il segnale all'ingresso si deve notare una diminuzione della tensione continua d'uscita, che altrimenti resta vicino ai 5V. Questa tensione dovrà variare variando la sintonia del ricevitore AM. Se questo non succede, potrebbe essere necessario variare la polarizzazione del transistor, aumentando o diminuendo la resistenza da 2,2Mohm.

Attenzione: lo schema che segue è stato corretto a gennaio 2021 per un errore di disegno che riguardava l'attacco dell'alimentazione a 5V. Mi scuso con coloro che hanno provato a costruirlo senza successo, e ringrazio chi ha segnalato l'errore. (L.M.)

Il segnale prodotto dal monostabile è un'onda quadra con "duty cycle" variabile in base alla frequenza d'ingresso. Il gruppo RC che fa capo ai piedini 15 e 14 dell'integrato serve per stabilire il tempo. Il secondo gruppo, prima dell'uscita, serve come integratore del segnale, e produce una tensione Vint proporzionale al duty cycle. Lo schemino qua sotto illustra i due casi estremi. I casi intermedi sono in proporzione.

Vint è proprio il segnale che va applicato al potenziometro di sintonia del modulo FM. Ecco lo schema a blocchi complessivo:

 

Le foto che seguono mostrano i dettagli della realizzazione (fare clic sulle icone per vederle ingrandite). Nella foto dell'interno del ricevitore a valvole si possono notare i due cavetti che escono da sotto, e nella foto del ricevitore Conrad è facile riconoscere la basetta forata aggiunta allo scopo, e la presa Din a 5 poli per i collegamenti.

Collaudo e prova d'ascolto

Come si vede il montaggio è piuttosto semplice e non prevede punti critici. Una volta accesi entrambi gli apparecchi, bisogna tarare il condensatore semifisso del multivibratore in modo che la tensione d'uscita sia minima quando il condensatore variabile del ricevitore AM è tutto aperto (1600KHz). Ciò serve per coprire completamente la gamma FM.

Una prova del funzionamento si può vedere in un piccolo video su Youtube.

Questo progetto si può facilmente realizzare in formato piccolo e compatto, adatto ad essere inserito direttamente dentro un apparecchio radio, ed essere alimentato dalla tensione dei filamenti. In questo caso occorrerà stare attenti a ridurre le inevitabili interferenze reciproche tra i vari componenti. Sempre a disposizione per ogni chiarimento, suggerimento, proposta. l.mureddu@tiscali.it

 

 

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