Radio a Cristallo - Le Radio di Sophie - Crystal sets Loose-Coupler: sensibile e selettivoIl nome significa, in inglese, "sistema ad accoppiamento lasco", ed è una delle caratteristiche di questo ricevitore, che nella sua semplicità racchiude alcuni accorgimenti che lo rendono molto versatile, sensibile e selettivo. Consiglio vivamente questa realizzazione a chi ha già un po' di esperienza con le radio a cristallo e vuole affrontare un montaggio di un certo interesse. Ecco le basi del progetto:
Le foto di questa pagina mostrano una realizzazione impostata su una scatoletta di plastica, ex piccola cassa acustica per auto. Questa è solo una delle tante possibilità, e niente vieta di inventare soluzioni diverse, magari più "classiche". L'importante è mantenere una certa leggerezza generale, evitando l'uso di materiali pesanti, metallici o igroscopici (truciolare, legno grosso ecc.) che potrebbero compromettere le prestazioni del ricevitore. Materiale occorrente:
Realizzazione delle bobine Il cuore del ricevitore è costituito dalle due bobine a fondo di paniere montate su supporto regolabile. Queste possono essere realizzate nel modo che segue, oppure anche secondo le indicazioni che trovate qui. Il risultato è esteticamente differente, ma funzionalmente le due tecniche si somigliano. Si procede ritagliando due dischetti di materiale leggero (io ho usato il polistirolo espanso che spesso fa da supporto alle pizze surgelate) del diametro di 8 cm, con 15 tacche profonde fino a circa 1,8 cm dal centro, come nella foto qua sotto a sinistra. L'avvolgimento va realizzato partendo da una qualunque tacca e saltando due tacche per volta, fino a riempire tutta la bobina (circa 75 spire). Questo tipo di avvolgimento provoca una abbondante spaziatura tra spire adiacenti, e quindi assicura una bassa capacità distribuita, unita a un alto fattore di merito. Una delle due bobine dovrà essere dotata di quattro prese intermedie, realizzate alle spire numero 20, 30, 40 e 50. Le prese serviranno per adattare il rivelatore. Una volta realizzate le bobine, occorre inventare un supporto per renderle tra loro orientabili. In pratica occorre che possano venire sovrapposte o allontanate con un moto come quello di un ventaglio che si apre e si chiude. Io ho usato due stecche di gelato (sono di ottimo legno di faggio) ed una striscia di compensato, per realizzare il supporto visibile nelle foto. La bobina con le prese intermedie (bobina di sintonia) va montata fissa, l'altra invece sarà mobile. Quest'ultima è la bobina d'antenna. Schema elettrico
Il circuito d'antenna è un risonatore in serie, accoppiato in modo induttivo al circuito di sintonia, che invece è in parallelo. La presa per il diodo andrà scelta sperimentalmente in base alle caratteristiche del rivelatore e della cuffia. Il collegamento tratteggiato tra la terra ed il circuito del rivelatore può servire in qualche caso per ridurre l'influenza della mano quando si manovrano i comandi. Comunque è meglio che non vi sia, perché può introdurre segnali indesiderati in ricezione. Montaggio Non c'è molto da dire circa il montaggio delle parti, data la semplicità dell'apparecchio. I terminali delle bobine possono essere tranquillamente scambiati tra loro senza problemi, mentre per evitare l'effetto "mano" sarà bene collegare alla massa il lato dei condensatori variabili collegato all'asse centrale. Antenna, terra, diodo e cuffia sono collegati mediante boccole e banane, in modo da permettere la sostituzione rapida in caso di esperimenti con l'uno o con l'altro componente. Consiglio soltanto una certa cura nelle saldature. Utilizzare per il diodo una delle prese realizzate nella bobina di sintonia, meglio la terza o la quarta per cominciare, poi si potranno fare esperimenti in sede di collaudo. Il resto, come già dicevo, è lasciato al gusto estetico di ciascuno. Tenete presente che questo ricevitore merita senz'altro di essere realizzato in modo accurato e stabile, perché è destinato a darvi grandi soddisfazioni. Le foto qua sotto mostrano il mio montaggio, l'utilizzo di una comune spina per collegare il diodo al germanio e un particolare del ricevitore con il rivelatore a galena. Collaudo Per collaudare l'apparecchio è bene usare la prima volta un diodo al germanio, che assicura un funzionamento stabile. Utilizzando il sistema illustrato nelle foto qua sopra, ossia quello della spina per alimentazione elettrica, sarà facile sostituire il rivelatore per effettuare esperimenti. Occorre disporre della solita antenna (almeno 10 metri, meglio 30), e di una buona terra. Collegata la cuffia, cominciare sovrapponendo dapprima completamente le due bobine; regolare la sintonia fino a sentire la stazione locale, poi aggiustare l'accordo d'antenna per il massimo segnale. Si noterà che è possibile ascoltare la stessa stazione per un grande angolo del condensatore variabile, o addirittura in due punti distinti della scala. Questo è indice di scarsa selettività (accoppiamento "stretto"). Allontanando progressivamente le due bobine, si noterà un progressivo aumento della selettività, senza una sensibile perdita di sensibilità. Questa è la condizione di accoppiamento "lasco". Ad ogni spostamento occorre riaggiustare entrambi i condensatori. Si troverà una distanza delle bobine che assicura il massimo segnale con un'ottima separazione tra le stazioni. Con un po' di prove e di esercizio, dovrebbe essere possibile, specialmente la notte, ricevere numerose stazioni nazionali ed estere. Aspetto commenti, suggerimenti e proposte di migliorie (L.M.) Torna alla Pagina dei ricevitori a cristallo |