La Tecnica
- Le
Radio di Sophie - Technics
Nozioni elementari di
sicurezza
Prima di metterci a lavorare
con qualunque circuito collegato alla
rete elettrica, bisognerebbe essere ben
consapevoli del rischio insito nella
manipolazione di oggetti che possono essere
potenzialmente pericolosi per differenti motivi.
I principali sono: rischio elettrico,
alte temperature,
scoppi, esalazioni o emissioni
dannose.
Rischio
elettrico (il problema non è la
tensione, ma la corrente)
Se tocchiamo un punto di un
circuito elettrico posto a tensione elevata, che
in una radio a valvole può essere anche di 500V
(e in un TV a tubo catodico fino a 20.000V!), può capitare che
possiamo continuare a lavorare tranquillamente
oppure che veniamo folgorati più o meno
gravemente.
Infatti, in presenza di un
incidente di natura elettrica, si è abituati a
far riferimento alla tensione quale causa dei
danni; in realtà, anche se è la tensione è
l'origine, chi produce direttamente i danni è la
corrente. Quando la corrente
elettrica attraversa il corpo umano infatti, i
danni conseguenti dipendono dal suo valore e
dalla durata del fenomeno. In base agli effetti
sul corpo umano è possibile individuare dei
livelli di intensità della corrente:
-
Livello 1: al
di sotto di 0,5 mA la corrente
elettrica non viene percepita
(si tenga presente che una
piccola lampada da 15 watt
assorbe circa 70 mA)
-
Livello 2: la
corrente elettrica viene
percepita senza effetti dannosi
-
Livello 3:si
possono avere tetanizzazione e
disturbi reversibili al cuore,
aumento della pressione
sanguigna, difficoltà di
respirazione
-
Livello 4: si
può arrivare alla fibrillazione
ventricolare e alle ustioni.
Gli effetti della corrente
sul corpo umano: Tetanizzazione: i muscoli
rimangono contratti fino al cessare del
passaggio della corrente elettrica. Il soggetto
sembra attaccato alla parte in tensione, in
quanto incapace di eseguire movimenti.
Paradossalmente può accadere che valori più
elevati di tensione provochino una violenta
reazione del muscolo, tale da allontanare la
persona dalla parte in tensione. Arresto della
respirazione: subentra per valori di corrente
più elevati. Fibrillazione ventricolare: il
cuore funziona grazie a stimoli elettrici,
pertanto una corrente elettrica esterna può
alterare il suo funzionamento Ustioni: la
corrente elettrica riscalda le parti da lei
attraversate.
Per evitare tutti questi
inconvenienti, basta evitare che la corrente
attraversi il nostro corpo. Scarpe
isolate, sedia di legno,
toccare il circuito sempre e soltanto con una
sola mano tenendo l'altra ben lontana.
Queste sono le buone abitudini da prendere.
Inoltre, meglio non fidarsi troppo di
trasformatori di isolamento e altri sistemi di
protezione. Con le scarpe di gomma, la
sedia di legno o plastica e una mano in tasca
puoi toccare virtualmente qualsiasi cosa.
Ricordati: non farti mai attraversare
dalla corrente, specie tra braccio
sinistro e piedi o tra braccio sinistro e destro
(in mezzo c'è il cuore).
Scoppi
(i condensatori esplodono)
Se cercate su
Youtube trovate alcuni begli esempi di
condensatori elettrolitici che vengono fatti
esplodere per divertimento. Sottoposti a una
tensione più elevata della nominale, sviluppano
del gas all'interno che provoca una pressione
eccessiva e lo scoppio, con emissione di
frammenti dell'interno e tanto gas maleodorante.
Niente di letale, ma possono provocare
fastidiose ulcerazioni alle cornee e lievi
intossicazioni. I condensatori elettrolitici
moderni hanno una apposita predisposizione
(sulla sommità) per evitare che l'esplosione sia
troppo violenta. Questo fenomeno può essere
molto vistoso con alcuni condensatori molto
vecchi, e avviene anche con i condensatori a
carta, e con alcuni tipi di resistori (quelli a
impasto di carbone). Può essere devastante con
le batterie al Ni-Cd. Per questo è buona norma
indossare degli occhiali
protettivi (se non si usano già quelli da
vista), e tenere la faccia lontana dai
circuiti sotto tensione. Leggere a
questo proposito una
lettera
di A. Limena.
Alte temperature
(saldatori e valvole scottano)
Alcune valvole (finale e
raddrizzatrice) raggiungono temperature molto
elevate durante il normale funzionamento. Questo
avviene anche per resistori di potenza e
raddrizzatori, e ovviamente per tutte le parti
su cui si è appena saldato. Quando si estrae una
valvola dallo zoccolo, se lo si fa in fretta può
capitare che da principio non si percepisca la
temperatura insopportabile, ma che dopo un
istante si è costretti a mollare l'oggetto in
seguito al dolore dell'ustione. Questo fenomeno,
oltre alla lieve ustione, può provocare la
rottura di una valvola preziosa. Un po' di
prudenza non guasta.
Un altro effetto delle alte
temperature sono gli incendi.
Gli incendi sono rari nelle rado d'epoca, ma
possono essere provocati anche da scintille
dovute a falsi contatti. Meglio non lasciare mai
incustodito un apparecchio
sotto tensione.
Esalazioni ed
emissioni dannose (i fumi sono sempre
tossici, e attenti all'amianto)
Se si passano molte ore a
respirare i fumi del saldatore,
le emissioni delle bombolette spray per pulire i
contatti, i solventi degli adesivi eccetera (in
pratica ogni cosa che ha odore),
una certa percentuale
finisce nei polmoni, come qualunque inquinante.
Anche se di suo i fumi non sono tossici, è buona
norma evitare di inalarli continuamente. Quindi,
ambienti bene aerati e ricambio d'aria
frequente. E fin qui niente di particolare.
Amianto!
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Purtroppo in molti
apparecchi elettrici o elettronici prodotti
prima del 1980 è presente l'amianto
(asbesto), sia sotto forma di
cartone grigiastro (usato come termoisolante),
sia come nucleo per l'avvolgimento di resistenze
di potenza, impastato con ceramica, sia (ed è il
più pericoloso) per la realizzazione di
particolari cordoni d'alimentazone o resistori
flessibili per cadute di tensione fuori o dentro
gli apparecchi, ferri da stiro, phon,
televisori, stufe... L'amianto che si sbriciola
è il più pericoloso. La foto che vedete sopra
l'ho scattata in laboratorio subito dopo aver
smontato un radiogrammofono CGE dei primi anni
'60. Quella specie di cartone grigiastro è una
delle forme più micidiali di amianto, non
legato, ma solo pressato. Si vede chiaramente
che tende a sbriciolarsi.
Un apparecchio radio
che contiene amianto che si sbriciola non va
assolutamente tenuto in casa, men che meno in
salotto o in camera da letto. L'inalazione di
particelle di amianto, anche in piccola
quantità, provoca un terribile tipo di tumore
incurabile, il mesotelioma.
Una volta riconosciuto
va sempre neutralizzato, per esempio
spennellandolo con più strati di una vernice che
lo isoli dall'atmosfera (flatting o gommalacca).
Non va assolutamente, mai, gettato tra i
rifiuti. Per i cordoni non c'è niente da fare,
bisogna rivolgersi a una ditta di smaltimento di
materiali pericolosi. Con l'amianto
non si scherza.
Leggi un articolo di Anton Limena sul
procedimento più corretto per incapsulare
l'amianto
Stanchezza
(se sei stanco o hai bevuto, non guidare, non
saldare, riposati)
L'errore umano
è la principale causa degli incidenti al banco
di lavoro, come in qualunque circostanza. Gli
errori vengono con la stanchezza, la fretta, la
voglia di vedere "se funziona". Pazienza,
distacco e consapevolezza sono gli unici
antidoti. Un'altra causa di errori è il non
sapere cosa si sta facendo. Un mio amico, tanti
anni fa, subì una frattura cranica e restò in
coma per dei mesi per aver voluto sostituire gli
ammortizzatori dell'auto senza sapere che quando
parte la molla, è una cannonata. Con le radio
non ci sono molle che spaccano il cranio, ma c'è
la corrente elettrica che può fermare il cuore.
Spero di essere stato chiaro.
Anche la distrazione
può essere pericolosa, specie se si lavora in
ambienti frequentati da altre persone. Io
personalmente, quando fin da ragazzo seguivo i
corsi Radio Elettra e realizzavo i miei primi
montaggi sperimentali, ho sempre trovato
naturale isolarmi in una stanza, per quanto
piccola, e chiudere la porta. Ottenevo così il
massimo della concentrazione nel seguire gli
schemi e nell'evitare errori potenzialmente
pericolosi, come quello banale di montare un
condensatore elettrolitico al rovescio.
Leonardo Mureddu
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