Tecnica Pratica - Le Radio di Sophie

Provavalvole "dei poveri"

Leonardo Mureddu

Qualche volta, nel tentativo di rimettere in funzione una vecchia radio, ci si imbatte in una valvola "sospetta". Se siamo fortunati, abbiamo a disposizione una valvola identica e sicuramente efficiente da provare al posto dell'originale; se siamo attrezzati, abbiamo un provavalvole che ci permette di fugare ogni dubbio; se non siamo né fortunati, né attrezzati, allora dobbiamo arrangiarci coi nostri mezzi, per esempio il vecchio e caro tester. Cosa possiamo fare?

Intanto, se non l'abbiamo già fatto, proviamo con l'ohmetro la continuità del filamento. Se non si misura continuità tra almeno due piedini dello zoccolo, allora possiamo concludere che la valvola è fulminata (filamento interrotto), e dunque da eliminare. Altrimenti, inserendo la valvola nella sua sede ed accendendo l'apparecchio, deve essere possibile vedere il filamento diventare incandescente, o almeno rosso cupo. Se questo non accade, e nonostante ciò la valvola diventa calda, è probabile che ci sia stata una perdita di vuoto, ed un po' d'aria sia entrata nel bulbo. Attenzione, però: le valvole per radio a pile (tipo D... o 1...) hanno il filamento che funziona a bassa temperatura e non diventa incandescente! 

Se la valvola si accende correttamente, e nonostante ciò il circuito in cui è inserita continua a non funzionare, il sospetto è che possa essere esaurita, o che possa avere un difetto nei collegamenti interni. Per avere un'idea dell'efficienza possiamo servirci ancora dell'ohmetro, agendo come segue:

  1. Individuare con sicurezza i piedini di griglia controllo (g1) e di catodo (k) della valvola in esame;
  2. Isolare la griglia dal resto del circuito dissaldando i componenti che arrivano al relativo piedino, oppure sfilando il cappuccio della valvola (spesso, ma non sempre la griglia coincide col cappuccio superiore);
  3. Accendere l'apparecchio, ed attendere che le valvole siano calde. A volte serve anche più di un minuto, specie se le valvole sono accese in serie;
  4. Misurare con l'ohmetro la resistenza diretta ed inversa tra griglia controllo e catodo: deve essere simile a quella di un comune diodo, cioè piuttosto bassa in un senso, infinita in senso opposto. Se misuriamo resistenza diretta molto alta (oltre 50 kohm), è molto probabile che la valvola sia esaurita o abbia il catodo interrotto internamente.
  5. In caso di dubbio, sarà bene fare qualche prova con altre valvole sicuramente funzionanti, in modo da tarare il nostro provavalvole.
  6. Quando si provano valvole multiple (tipo doppio triodo, triodo esodo, ecc) la prova va ripetuta per ciascuna sezione. Dovendo provare diodi, collegare l'ohmetro tra anodo e catodo, dopo aver staccato i collegamenti da almeno una delle due parti.

Certo, non è come avere un vero provavalvole, ma in compenso è veloce, facile e spesso aiuta a confermare una diagnosi già effettuata con altri mezzi...

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