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Guasti nei ricevitori AM/FM

Leonardo Mureddu

 

Questa pagina fa riferimento ai circuiti descritti nei capitoli dedicati al convertitore FM, allo stadio amplificatore IF e al rivelatore a rapporto, oltre naturalmente alla pagina introduttiva sulle radio AM/FM. Suggerisco di dare almeno una scorsa a quelle pagine prima di dedicarsi alla ricerca dei guasti in una radio AM/FM. Inoltre, per chi volesse avere sott'occhio uno schema tipico, semplice ma rappresentativo, ho scelto il modello 63/15 della Unda Radio, apparecchio del 1957 con cambio-gamma a tastiera. Sarebbe bene stampare e tenere lo schema sott'occhio mentre si leggono i paragrafi seguenti.

 

 

Informazioni preliminari

 

La riparazione di una radio AM/FM degli anni '50 non è in genere più complessa che per un comune ricevitore AM della stessa epoca, dato che i guasti più frequenti riguardano in genere le sezioni di alimentazione e quelle di bassa frequenza, dove viene dissipata la maggior quantità di potenza e dove quindi i componenti sono maggiormente sollecitati. Tuttavia vi sono dei guasti tipici, che ricorrono esclusivamente nei ricevitori AM/FM, e che possono compromettere il funzionamento dell'intero ricevitore o di una sola sezione. Questi guasti sono dovuti alla presenza dei componenti aggiuntivi per il funzionamento in FM, e principalmente il commutatore di banda, il gruppo FM e l'amplificatore di media frequenza.

Prima di tentare la riparazione delle sezioni FM di una radio è sempre consigliabile rimettere in funzione tutto il resto dell'apparecchio, partendo come di consueto dallo stadio alimentatore, seguito dall'amplificatore BF e così via a ritroso fino all'antenna AM. A volte un problema di alimentazione è la causa del cattiva o mancata ricezione in FM. Il buon funzionamento della radio in AM (onde medie e corte) ci permette di escludere alcuni circuiti comuni dalla ricerca guasti. Supponiamo che, avendo fatto tutte le verifiche e le sostituzioni necessarie, la radio sia perfettamente funzionante in AM, ma funzioni male o sia completamente muta in FM.

 

Avvertenza 1 - La ricezione FM necessita di una apposita antenna, separata da quella usata per le frequenze AM, costituita in genere da un dipolo ripiegato in piattina da 300 ohm. Per le prove di ricezione è comunque sufficiente inserire uno spezzone di filo da 1 metro in una delle due prese per il dipolo. Spesso il pannello posteriore della radio riporta chiare indicazioni sul modo di collegare le antenne.

 

Avvertenza 2 - Durante la ricerca guasti non va tentata alcuna regolazione o taratura delle tante viti presenti sul gruppo FM e sui trasformatori IF. La taratura e l'allineamento sono operazioni delicate e possono essere effettuate solo quando la radio funziona. A queste operazioni è dedicato un apposito capitolo.

 

 

Nella foto qua sopra è visibile l'interno di un gruppo convertitore FM degli anni '50, basato sulla valvola ECC85. La tecnologia è quella tipica dei montaggi VHF, con abbondanza di schermature, bobine cilindriche di poche spire, trimmer capacitivi. Non sempre è facile poter accedere all'interno del gruppo FM, e comunque i componenti sono in genere di ottima qualità, e quasi mai soggetti a guasti o a variazione di caratteristiche. Da notare il gran numero di elementi di regolazione, alcuni dei quali sono talmente sensibili da poter potenzialmente portare il ricevitore completamente fuori scala con un solo colpo di cacciavite.

 

Guasti comuni

 

Uno dei sintomi tipici nelle radio AM/FM è la totale assenza di ricezione in FM, mentre in AM il funzionamento è soddisfacente o quasi. Se per caso la radio dovesse essere muta su tutte le bande, sarà bene (ripeto) rimettere in funzione almeno una banda AM prima di tentare di ripristinare il funzionamento in FM. Questa procedura può semplificare notevolmente la ricerca dei guasti. Nel seguito faremo conto che il problema riguardi solo il funzionamento in FM. In questo caso, commutando il ricevitore su FM, dovrebbe essere possibile sentire almeno un forte "soffio", dovuto al rumore delle valvole amplificatrici a radiofrequenza.

 

Gruppo convertitore - Il più comune dei guasti riguarda l'esaurimento della valvola convertitrice FM (ECC85 o simile). Questo doppio triodo tende ad esaurirsi piuttosto rapidamente, e comunque prima delle altre valvole montate nella stessa radio. In effetti la funzione che svolge, che è quella di oscillare ed amplificare intorno ai 100MHz, richiede la piena efficienza della valvola. La prima cosa da fare in caso di totale assenza di ricezione è provare a sostituire la valvola convertitrice con una sicuramente efficiente, possibilmente nuova. Attenzione: non basta che una ECC85 funzioni bene in un'altra radio per poterla considerare buona. Certe volte la stessa valvola oscilla egregiamente in un circuito, ma non in un altro.

Non potendo provare la sostituzione della valvola, è difficile trarre conclusioni definitive sul resto del circuito. Tuttavia se l'accessibilità lo permette si possono effettuare delle semplici misure di tensione, tanto per essere certi che almeno l'alimentazione giunga correttamente al gruppo, e che non vi siano resistenze interrotte o condensatori in corto proprio nella rete di alimentazione anodica. Se però il gruppo FM risulta di difficile accesso, come spesso succede, prima di perdere tempo a smontarlo è opportuno essere sicuri che il guasto risieda proprio lì, e non in qualche stadio successivo.

Alcuni convertitori FM contengono il gruppo di sintonia, ossia i due circuiti accordati (antenna e oscillatore) comandati dalla manopola per la ricerca delle stazioni. Questi gruppi sono spesso del tipo a permeabilità variabile, ossia muniti di due piccoli nuclei di ferrite che scorrono all'interno delle bobine di sintonia (vedi foto più in basso in questa pagina). Un guasto piuttosto comune consiste nella rottura o nell'allentamento della cordicella che comanda la sintonia, con la conseguenza che la sintonia resta fissa ad un'estremità della scala malgrado la rotazione della manopola di comando. Un accurato esame visivo del gruppo permette di accertarsi di questa eventualità.

 

Commutatore di banda - In ordine decrescente tra le cause di mancata ricezione in FM possiamo mettere al secondo posto senz'altro il gruppo meccanico preposto alla commutazione di gamma. Infatti la commutazione AM/FM non è una semplice sostituzione di bobine e condensatori, come avviene nel passaggio tra le varie gamme AM (OM-OC...). Infatti abbiamo visto nella descrizione generale delle radio a modulazione di frequenza che il passaggio del funzionamento da AM in FM comporta una vera e propria trasformazione del ricevitore: alcune parti vengono alimentate, alcuni blocchi cambiano completamente la loro funzione, un rivelatore viene sostituito con un altro. Se si osserva con attenzione lo schema di un qualunque ricevitore AM/FM è possibile individuare un certo numero di commutatori e deviatori, situati un po' dappertutto nel circuito, che fanno capo tutti all'unica posizione del commutatore (o della tastiera) che inserisce l'FM. Chi non avesse sottomano uno schema da esaminare, può dare un'occhiata a questo come esempio per tutti. I punti più delicati delle commutazioni sono quelli che coinvolgono tensioni o correnti elevate, oppure segnali ad alta frequenza. Le tensioni elevate provocano scintillazione tra i contatti; le correnti elevate provocano surriscaldamento; i segnali ad alta frequenza subiscono facilmente alterazioni se i contatti non sono perfetti. Tutti questi casi si possono presentare nei gruppi di commutazione AM/FM. Fortunatamente questi componenti sono in genere molto robusti ed affidabili, e assicurano buoni contatti anche dopo moltissimi azionamenti e dopo anni di abbandono. Tuttavia, alla prima accensione spesso i contatti risentono dell'accumulo di sporcizia, diventano "rumorosi" e talvolta non funzionano proprio. La prima operazione da eseguire è quella di una buona pulizia, effettuata con uno spray per i contatti di quelli del tipo "secco", ossia che non lascino un residuo oleoso. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Per prima cosa occorre individuare con cura le contattiere interessate alla commutazione AM/FM. E' inutile spruzzare lo spray a caso se non si vede ciò che si vorrebbe pulire.

  • Lo spray va spruzzato a ricevitore spento, e prima dell'accensione occorre essere sicuri che il solvente sia evaporato completamente. In caso contrario, qualche piccola scintilla potrebbe provocare l'accensione dei vapori con conseguente formazione di residui carboniosi, che servirebbero solo a peggiorare la situazione.

  • Dopo aver spruzzato lo spray sui contatti interessati, questi vanno azionati più volte, in modo da permettere al solvente di rimuovere la sporcizia e l'ossido presente.

  • Se, dopo una prima pulizia, la situazione non dovesse cambiare, allora è il caso di cominciare a cercare qualche altra causa di malfunzionamento, oltre alla semplice sporcizia.

Se per caso la commutazione su FM provoca un silenzio completo, senza nessun rumore di fondo, allora è probabile che  il malfunzionamento sia localizzato nel deviatore o nei collegamenti schermati che stanno a valle del rivelatore, ossia quelli che selezionano il segnale BF per l'amplificatore finale: AM, FM o Fono (ingresso dal giradischi). Nello schema che ho riportato come esempio, i contatti relativi a queste funzioni sono visibili sul lato destro, subito sotto la valvola EABC80.

 

Amplificatrici IF - Se il ricevitore funziona correttamente in AM ma non in FM, è difficile che il guasto sia localizzato negli amplificatori IF, a meno che non siano stati toccati i nuclei di regolazione dei trasformatori. Tuttavia, essendo la media frequenza delle FM piuttosto alta, alcune valvole potrebbero comportarsi in modo accettabile in AM, ma non in FM.

 

Un guasto tipico delle radio tipo "Domino" Telefunken è l'abbassamento della tensione di polarizzazione di griglia-schermo del pentodo IF (EF89, UF89...), dovuto all'interruzione della resistenza o al cortocircuito del condensatore di bypass. In questo caso ho notato appunto che il funzionamento in AM continua, anche se con scarsa sensibilità, mentre quello in FM cessa del tutto.

 

Comunque, basta eseguire alcune misure di tensione sui piedini delle valvole per accertarsi che la catena IF stia funzionando almeno parzialmente. Se le valvole sono le solite (ECH81 e EF89 o simili), i piedini da controllare sono:

  • ECH81 (commutatore su FM): 6 (placca dell'esodo: circa 180V);  1 (griglia schermo: 70V); 8 (placca triodo: 0V); 9 (griglia triodo: 0V).

  • EF89: 7 (placca: 180V); 8 (griglia schermo: 70V).

Naturalmente i valori indicati sono puramente indicativi e dipendono dal particolare modello di ricevitore, ma se si dovessero discostare di molto (per esempio 30V al posto di 70), la cosa è da ritenere sospetta.

 

Anche in questi casi, la sostituzione di prova delle valvole coinvolte con altre sicuramente efficienti (nuove) può essere un metodo rapido per fugare parecchi dubbi.

 

Rivelatore - Il malfunzionamento del rivelatore è difficilmente causa di mutismo completo del ricevitore. Spesso, se la valvola rivelatrice è difettosa o i componenti relativi sono alterati, il sintomo di malfunzionamento di questo stadio è una forte distorsione o la presenza di disturbi di vario genere che accompagnano l'ascolto. Un elemento da controllare sicuramente è il condensatore elettrolitico che funge da "volano" per la soppressione dei disturbi AM. Nello schema che stiamo esaminando è contrassegnato col n. 87 (2uF), proprio sotto la EABC80, collegato col positivo a massa. Se questo condensatore è interrotto o in forte perdita conviene senz'altro sostituirlo, a prescindere dal funzionamento della radio.

 

In sintesi (se il ricevitore è muto in FM):

  • Collegare uno spezzone di filo alla presa d'antenna FM.

  • Non tentare di riparare la radio ruotando a caso gli elementi di regolazione.

  • Convertitore - Sostituire valvola (ECC85 o simile) con una nuova. Controllare la tensione di alimentazione.

  • Gruppo cambio gamma - Pulire accuratamente i contatti. Controllare il funzionamento seguendo lo schema

  • Amplificatore IF - Controllare tensioni ai piedini delle valvole, specie sulle griglie-schermo. Provare a sostituire la valvola amplificatrice (EF89 o simile).

  • Rivelatore - Occuparsi del rivelatore solo se si riceve qualcosa, ma molto distorto o dsturbato.

 

Ricerca avanzata dei guasti

Se siamo arrivati fino al rivelatore senza aver trovato una ragione plausibile per la mancata ricezione in FM, forse è giunto il momento di ripetere l'esame completo del circuito, facendo magari uso di un generatore RF, per quanto semplice e rudimentale. Se si possiede un oscillatore modulato la prova più semplice e decisiva consiste nell'iniettare il segnale IF (10,7MHz) direttamente all'uscita del convertitore (prima del commutatore di banda) oppure sulla griglia controllo (piedino 2) della prima valvola amplificatrice IF (ECH81 o simile). Non occorre toccare il piedino col cavetto dell'oscillatore. Basta metterlo nelle vicinanze, data l'altissima sensibilità del ricevitore, per sentire chiaramente la nota in altoparlante. Per essere sicuri che il generatore fornisca la frequenza giusta, sarà bene ruotare la sua manopola nei dintorni dei 10,7MHz, sempre tenendo il cavetto in posizione.

 

In mancanza di un oscillatore modulato, i più ingegnosi potranno prelevare il segnale a frequenza intermedia dal gruppo FM di una radio che funziona bene, mediante uno spezzone di cavetto schermato. Ciò è possibile in FM, dato che praticamente tutte le radio FM, di qualunque nazionalità e tecnologia, hanno la media frequenza a 10,7MHz. Non sarebbe possibile in AM, anche tra radio della stessa marca, perché la scelta della frequenza intermedia non è mai diventata uno standard.

 

Se il segnale così iniettato fornisce un ascolto chiaro e potente, allora ovviamente possiamo concludere che sia gli amplificatori IF, sia il rivelatore e l'amplificatore finale sono a posto, ed il guasto risiede nel gruppo FM o nel commutatore di banda. Se invece il suono esce debole e distorto o non si sente niente, allora il guasto sarà localizzabile a valle del punto d'iniezione. Spostando il cavetto dell'oscillatore alla griglia della seconda valvola  (piedino 2 se è una EF89), si potrà vedere se quest'ultima funziona, o se si può sospettare dell'interruzione di uno dei trasformatori IF. Insomma, il principio è quello di isolare il guasto suddividendo il circuito nei vari blocchi funzionali, ciascuno dotato di un ingresso e di un'uscita. Se il segnale entra ma non esce, il guasto è lì.

 

L'ultima prova sarà quella di iniettare un buon segnale FM (88-100MHz) direttamente sull'antenna, e ruotare sia la manopola di sintonia del ricevitore, sia la manopola dell'oscillatore, in tutte le posizioni relative, cercando, se esiste, una posizione nella quale la nota si sente, anche debolmente, in altoparlante. Se ciò dovesse accadere per posizioni non coincidenti delle due scale, questo sarebbe un possibile indizio del fatto che il ricevitore possa essere completamente fuori scala, magari in seguito a manovre di regolazione tentate da qualche riparatore improvvisato. In questo caso potrebbe essere possibile rimettere le cose a posto intervenendo con una accurata operazione di allineamento e taratura, come viene mostrato in una pagina a parte. Se invece ancora non si sente niente, occorrerà prendere in esame l'ipotesi di dover smontare, aprire e controllare con cura il gruppo FM. Si tratta spesso di una scelta difficile, una sorta di "ultima spiaggia", dato che non sempre lo smontaggio del gruppo è una cosa agevole, e talvolta comporta anche il dover liberare la puleggia di comando, con relativo cordino e tutto ciò che ne consegue.

 

 

 

La foto qua sopra mostra l'interno di un gruppo FM piuttosto "moderno", una volta smontato completamente dal telaio. Sulla sinistra è ben visibile il cilindretto con le bobine di sintonia ed il semplice meccanismo di comando azionato dalla cordicella e contrastato da una piccola molla. Come si vede i componenti presenti sono pochi e facilmente ispezionabili. Tutto ciò che occorre fare è controllare la continuità delle bobine e l'assenza di cortocircuiti, specie nei condensatori di bypass. Non vi sono guasti "tipici", a parte le banalità di tipo meccanico (cordino spezzato, molletta sganciata, zoccolo della valvola rovinato...). Nelle centinaia di riparazioni di radio AM/FM che mi è capitato di fare, poche volte ho dovuto smontare il gruppo FM, ed ogni volta il problema era diverso. Mi ricordo qualche condensatore in corto, una o due resistenze interrotte, oltre ad altri casi più stravaganti, come i nidi di insetti o la completa carbonizzazione di tutto lo stadio d'ingresso, forse in seguito a un fulmine o al collegamento della 220V alla presa dell'antenna FM.

Naturalmente, prima di richiuderlo e rimontarlo, è bene sottoporre il gruppo a qualunque controllo, dato che poi non sarà più possibile. Vale anche in questo caso, ancora più che mai, la raccomandazione: non girare nessuna vite, non tentare nessuna regolazione, finché la radio non comincia a ricevere qualcosa.

 

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