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Marconi e la parapsicologia

Le prime esperienze di Marconi sulla telegrafia senza fili si inquadrano in un periodo storico ricco di sedute spiritiche, medium, telepatia - L. Mureddu

Sul numero del 4 giugno 2024 della rivista Query Online, edita dall'associazione CICAP (cofondata da Piero Angela), c'è un articolo che riguarda il presunto rapporto tra Guglielmo Marconi e il  paranormale. Proprio agli albori delle sue invenzioni infatti qualcuno scrisse entusiasta: "Tutti i fenomeni dello Spiritismo, senz’alcun danno della loro spiritualità, devonsi alla fine poter ricondurre a leggi fisiche. Ora il trovato di Marconi dà la chiave e la dimostrazione sperimentale de’ contrastati fenomeni, perché la trasmissione del pensiero e l’azione telepatica riposano unicamente su correnti elettrostatiche, come la telegrafia senza fili". Insomma, pareva che il grande innovatore avesse aperto la strada allo sdoganamento scientifico di tutta una serie di pratiche molto in voga nei primi anni del '900: sedute spiritiche, telepatia, materializzazione di oggetti. Specie nei salotti dell'aristocrazia e dell'alta borghesia.

Inutile dire che il giovane e affascinante inventore non si faceva pregare per partecipare a eventi mondani di questo genere, ma senza mai sbilanciarsi però. C'era anche la possibilità di incontrare giovani donne dell'aristocrazia, con cui non disdegnava di intrecciare rapporti galanti, magari adulandole un pochino. Come fece con la principessa d'Antuni del Drago, che aveva fama di grande medium. Insomma, Guglielmo un po' giocava con queste cose, senza negare recisamente ma senza neppure prendere posizioni troppo favorevoli. Anche lui era figlio del suo tempo, come dimostrerà in seguito con i suoi rapporti col regime fascista.

D'altra parte, non era il primo scienziato a incappare in questo genere di fenomeni e di teorie. Il grande fisico inglese William Crookes (1832-1919) nell'ultima parte della vita abbracciò con entusiasmo lo spiritismo, tanto da sponsorizzare una giovane medium che a suo dire aveva doti straordinarie. Un altro fu Oliver Lodge (1851-1940), uno dei primi studiosi di onde elettromagnetiche, che si dedicò alla metapsichica tanto da diventare presidente della Society for Psychical Research, e dopo la morte in guerra di suo figlio Raymond si convinse della possibilità di comunicare con le anime dei defunti. Lo stesso Pierre Curie, premio Nobel per la Fisica nel 1903 (insieme alla moglie Marie), aderì esplicitamente alle pratiche allora in voga, gestite in genere da abili truffatrici o truffatori come si appurava ogni volta che si riusciva a indagare.

Marconi, col suo proverbiale riserbo, si troverà più di una volta a ricevere proposte di collaborazione in campo spiritistico. Il grande romanziere R. Kipling, conosciuto a un pranzo ufficiale a Londra, nel 1899, è un suo ammiratore. Lo scrittore pensa che il wireless vada ben oltre le applicazioni pratiche, fino a svelare le dimensioni più inesplorate della psiche umana. Da quell'incontro nascerà il racconto di fantascienza Wireless, che potete trovare e scaricare gratuitamente dal sito di Xedizioni.

Marconi è anche in corrispondenza con Conan Doyle, autore di Sherlock Holmes, che vorrebbe convincerlo a prendere sul serio lo spiritismo. Sono anni così: il grande balzo in avanti della scienza sembra poter spiegare anche i tanti fenomeni paranormali  attraverso cui molti sperano di attingere alla spiegazione della vita e della morte, della separazione e del dolore. La comunicazione senza fili non potrebbe magari avere a che fare con la telepatia, essere un’anticamera per parlare un giorno apertamente con i defunti, senza bisogno di un medium?

L'idea di poter "annullare le distanze", grazie alla comunicazione istantanea attraverso l'Atlantico, viene portata oltre la soglia dell'aldilà, dove con le giuste vibrazioni sarebbe possibile finalmente incontrare le persone care scomparse. Occorre dire che un grande peso in queste teorie venne dal dolore diffuso provocato dalle guerre e dalle epidemie: proprio dopo la Prima Guerra Mondiale e la successiva pandemia di "Spagnola", l'Europa conobbe un picco del numero di pubblicazioni sullo spiritismo e di adepti alle relative pratiche, come era capitato negli Stati Uniti a ridosso della Guerra Civile.

L'articolo di Query, che abbiamo preso come spunto per questa chiacchierata, conclude assolvendo lo scienziato da ogni accusa di coinvolgimento in attività medianiche e paranormali. Ma cita alcune sue parole raccolte dal giornalista Lorenzo Alpino nel 1936, "più inquietanti di ogni discorso sullo spiritismo":

«Nell’indagine delle misteriose forze che ci avvolgono, è la Provvidenza Divina che ci assiste: quella stessa Provvidenza che ha fatto dell’Italia la culla di ogni arte, di ogni scienza; quella stessa Provvidenza Divina che oggi assiste l’Italia, il suo Re, il suo Governo, guidando il nostro Paese verso i suoi maggiori e più alti destini».

 

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