Tecnica - Le Radio di Sophie - Technics

Oscillatore Modulato RSI

 di Luciano Loria

come rimettere in funzione uno strumento che, pur avendo un’età veneranda, si può dimostrare ancora utile per la taratura ed il riallineamento dei vecchi apparecchi radio a valvole.

Si tratta dello strumento che la Radio Scuola Italiana, al pari delle altre Scuole per corrispondenza, che proliferavano negli anni “50 e “60, faceva montare agli alunni, a completamento del corso, prima della costruzione finale della radio supereterodina. L’apparecchio, quando l’ho acquisito alla mia personale collezione di strumenti d’epoca, si trovava in condizioni pietose sia esterne, vedi foto, sia interne; probabilmente non ha mai funzionato perché il montaggio era incompleto, malfatto e disordinato. Evidentemente, chi lo ha costruito non era certo uno studente modello e non aveva dimestichezza neanche col saldatore, le saldature sembravano delle colate di stagno e, naturalmente, non garantivano alcun collegamento stabile e sicuro.

Fotografia dello strumento al momento dell’acquisto

           

Il pannello frontale, così come il mobile, era in condizioni pietose: segni di ruggine, vernice scrostata, finestra in plexiglass ingiallita dal tempo. Inoltre, non era disponibile il manuale d’uso e lo schema elettrico, naturalmente a tutto c’è rimedio e, armandomi di santa pazienza, ho provveduto a ricavarmi lo schema (vedere Fig. 1) direttamente dal piano di montaggio che mi sono disegnato. Devo precisare che, inizialmente, non sapevo assolutamente niente sulla provenienza dell’oscillatore, era mia convinzione che fosse proveniente da qualche corso radio per corrispondenza, ma non sapevo quale. Solo dopo tanto tempo ho scoperto trattarsi dello strumento RSI ed ho anche rintracciato lo schema originario nel solito sito di Luca Rossi (grazie Luca!).

La prima operazione compiuta è stata lo smontaggio completo dell’apparecchio, la successiva, è stata la pulizia certosina pezzo per pezzo, vite per vite, particolare per particolare; lo chassis è stato ripulito anch’esso, scrostato e levigato per togliere ogni segno di ruggine.

 

Avendo deciso di sostituire il pannello frontale (era irrimediabilmente rovinato), ho anche deciso d’apportare una semplice modifica al circuito, cioè dotarlo di attenuatore di B.F. di cui era sprovvisto, anche perché ho notato che la modulazione del segnale R.F. risultava eccessiva e si rendeva opportuno poterla regolare. Confrontando gli schemi, quello originario sapete dove andarlo a cercare, si può notare l’aggiunta di un potenziometro da 4,7 Kohm sull’uscita di B.F., con il quale è possibile dosare la modulazione sia interna, sia l’eventuale esterna.

L’altro passo è stato il rimontaggio accurato dell’oscillatore, anche la scala in carta, indicante le varie frequenze su 5 gamme d’onda, applicata direttamente sulla ruota in plastica di demoltiplica calettata sul CV, è stata ridisegnata su cartoncino, poi plastificato, e le frequenze, visto che c’ero, controllate al frequenzimetro digitale. Il mobile, completamente metallico per ragioni di schermatura del segnale, è stato ripulito, sgrassato, levigato ed infine, riverniciato con la stessa vernice martellata del colore originario. Il pannello frontale è stato ricavato da una lastra in alluminio, laccata color panna, da 1 mm di spessore; le scritte, realizzate con simboli trasferibili, sono state protette applicando, sull’intera superficie, una pellicola adesiva trasparente in plastica. La finestrella di plexiglass è stata sostituita con una nuova, la riga centrale di riferimento, per la lettura della frequenza generata, è una sottilissima pennellata di smalto rosso per le unghie. Nella fotografia dello chassis è visibile il gruppo a R.F. con i compensatori ed i nuclei da regolare per le prime quattro gamme d’onda, alle regolazioni é possibile accedere, anche a strumento montato, da una finestrella posta sul fondo del mobile dell’oscillatore.

Naturalmente, per non lasciare le cose a metà, ho anche dotato lo strumento del suo manuale d’uso, me lo sono ricavato, adattandolo, dal manuale d’uso in dotazione all’oscillatore modulato della Scuola Radio Elettra, la sola parte riguardante la descrizione dello schema e dei vari comandi l’ho dovuta riscrivere personalmente.

 

Vista interna dello chassis

 

Vista esterna dello chassis

 

Nella fotografia qui sopra, si noti la grande ruota di demoltiplica del condensatore variabile d’accordo, cui è applicata la scala riportante le frequenze delle 5 gamme d’onda.

Aspetto odierno dello strumento

 

Nella foto è visibile lo strumento come si presenta attualmente, le manopole, ben ripulite e lucidate, sono quelle originali, per il prelievo del segnale a R.F. è presente una presa BNC, per il segnale di B.F. sia in uscita, sia in entrata, ci sono le due boccole originali rossa e nera.

Ed ecco, qui sotto, la copertina del manuale d’istruzioni, realizzato in formato A5.

 

luciano.loria@gmail.com

 

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