Radio a cristallo - Le Radio di Sophie - Crystal sets

Dalla Bottiglia di Leida ai Bicchieri di Leo...

Come costruire un condensatore variabile e altri componenti per le radio a cristallo usando oggetti di uso comune.

La bottiglia di Leida è il risultato di una scoperta casuale avvenuta intorno al 1745 ad opera di P. van Musschenbroeck a Leida, in Olanda, nel corso di esperimenti per elettrizzare l'acqua contenuta in un recipiente di vetro. Costituisce il prototipo del condensatore. La parte interna di un recipiente di vetro è rivestita da una foglia di stagno (o, nelle prime versioni, riempita d'acqua o mercurio o da sottili foglie di stagno), che funge da armatura interna. All'esterno, un'altra foglia di stagno incollata alla bottiglia, funge da armatura esterna. I condensatori a facce piane e parallele e successivamente quelli avvolti a spirale sono tutti eredi della Bottiglia di Leida.

1) I Bicchieri di Leo

Tra i componenti necessari alla costruzione di un apparecchio a cristallo, il condensatore variabile rappresenta uno degli elementi irrinunciabili, a meno di ricorrere a schemi con sintonia a cursore (vedi la pagina dedicata alla costruzione di un semplice ricevitore a cristallo). Come ho già precisato altrove, un buon condensatore variabile ad aria o a dielettrico solido non è difficile da trovare al giorno d'oggi, acquistandolo direttamente o smontandolo da qualche rottame di apparecchio a transistor o altro. Per chi volesse cimentarsi nella realizzazione anche di questo componente, ecco un'idea che mi è venuta a tavola, giocando con vasetti di yogurt vuoti.

Materiale occorrente: due bicchieri di plastica usa e getta, del tipo robusto (meglio quelli trasparenti), controllare che siano impilabili; un foglio di stagnola tipo domopack; adesivo per carta.

Montaggio: Rivestire la parte esterna di ciascuno dei bicchieri con un pezzo di stagnola che occupi esattamente mezzo bicchiere in senso longitudinale, cercando di mantenere la stagnola ben distesa. 

Eseguire l'incollaggio con cura, evitando adesivi troppo aggressivi che potrebbero sciogliere la plastica del bicchiere (l'attaccatutto UHU è perfetto). Una volta asciugata la colla, lubrificare con un po' di vaselina l'interno di uno dei bicchieri ed inserirci l'altro. Controllare che possano ruotare bene uno dentro l'altro. Ecco pronto il nostro condensatore variabile rotativo! Non resta che effettuare il collegamento elettrico con le due armature, usando dell'altra stagnola, filo elettrico e un pezzetto di nastro, e fissare il condensatore capovolto su una basetta: in questo modo il bicchiere esterno funge da "manopola".

Usando due bicchieri normali da tavola si ottiene un condensatore da circa 200pF. Capacità maggiori si ottengono usando bicchieri più grossi, per esempio i vasetti di yogurt da mezzo chilo...

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Leo Mureddu

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