Tecnica - Le Radio di Sophie - Technics

Sostituzione della funicella di sintonia

Da "Radiotecnica a valvole", di L. Mureddu

In gran parte degli apparecchi classici l’indice si muove sulla scala parlante grazie a un sistema basato su una cordicella e alcune pulegge. Non sempre la sostituzione di una funicella spezzata è facile e di immediata comprensione. Per esempio talvolta l’indice è tenuto tra due tratti di funicella che corrono paralleli e concordi, il che complica il percorso, così come talvolta la cordicella passa due volte intorno all’alberino di comando. Insomma, tutte le varianti sono possibili e vanno esaminate. In casi estremi la complicazione è tale che il problema diventa un vero e proprio rompicapo:

Vi sono delle regole semplici che vanno seguite per avere il maggior numero di probabilità di successo, o almeno per evitare gli insuccessi più comuni. La prima è quella di mantenere il più possibile traccia della disposizione originale della cordicella. Se si è così fortunati da vedere come è montata, è bene fare subito qualche foto o un disegnino del percorso, senza dimenticare il verso di avvolgimento del cordino nel perno di comando. Spesso si trova la cordicella spezzata quando si smonta la radio, ma si riesce a ricostruirne il percorso dai pezzi rimasti, o almeno dalle loro pieghe.

Per la sostituzione andrebbe utilizzato l’apposito cordino che si compra nei negozi di elettronica – che purtroppo tende a diventare sempre più introvabile – mentre va evitato l’uso di filo di cotone, spago o altri prodotti di fortuna, che non hanno le caratteristiche necessarie e dato l’alto logorio a cui è sottoposto il sistema non avrebbero lunga durata. Si trovano in merceria dei cordoncini in nylon ritorto, che possono essere utilizzati in mancanza del cordino originale.

Fare attenzione alla presenza di un elemento di tensione, che spesso è costituito da una molletta fissata a un’estremità del cordino. Se non si è trovata alcuna molla, sarà bene procurarsene una, magari prelevandola da una vecchia penna biro a scatto. Prima di procedere al montaggio è bene procurarsi gli attrezzi necessari, e cioè una pinza a molla a becchi lunghi (come quelle usate dagli orafi), un pezzo di fil di ferro con un’estremità piegata a uncino, per afferrare il filo da posizioni difficili e qualche molletta da biancheria, per bloccare il filo nelle posizioni intermedie. La prima cosa da fare è provare mentalmente il percorso della funicella, attraverso le pulegge e i perni, tenendo presente gli angoli di incidenza e la posizione di fissaggio dell’indice. Il movimento del condensatore variabile e quello dell’indice devono essere concordi, ossia l’indice si deve trovare sulla scala parlante dalla parte delle piccole lunghezze d’onda quando il condensatore variabile è tutto aperto (minima capacità).

Se il ricevitore è del tipo a permeabilità variabile, questa posizione corrisponde a quella dei nuclei tutti estratti (minima permeabilità). Viceversa, il condensatore tutto chiuso deve corrispondere a una posizione dell’indice relativa alle frequenze basse. Con qualche prova e le dovute correzioni si dovrebbe essere in grado di affrontare il montaggio definitivo. Tagliata una lunghezza sovrabbondante di funicella questa va fissata nel punto iniziale (generalmente la puleggia grande fissata al condensatore variabile). L’altra estremità va esposta per un istante alla fiamma di un accendino, in modo da fondere il nylon ed eliminare le sfilacciature, dopodiché, seguendo lo schema e tenendo ben teso il filo, lo si dispone lungo tutto il percorso, non dimenticando di effettuare il giusto numero di spire (generalmente non più di tre) intorno all’alberino di comando, per garantire un buon attrito. Il punto di arrivo va raggiunto mediante un giro supplementare intorno alla puleggia del condensatore variabile, in modo da permettere la rotazione completa. Il filo andrà fissato tramite la molla di tensione con un piccolo nodo provvisorio.

Prima di effettuare il fissaggio definitivo, il sistema va provato ripetutamente, studiando gli eventuali problemi (accavallamenti, incertezza di movimento, salti dalle pulegge…) e provando le varianti che il buon senso suggerisce. Il punto più critico è l’alberino di comando, dove il filo compie più giri. Se non è avvolto nel modo corretto tende ad accavallarsi, e bisognerà effettuare qualche tentativo per trovare il percorso migliore. Un altro problema può nascere dalla puleggia del condensatore variabile. Questo generalmente è fissato al telaio con sospensioni elastiche di gomma per evitare fenomeni di microfonicità. Se i gommini, invecchiando, si sono deformati o polverizzati, può capitare che questo fatto provochi un disallineamento della puleggia rispetto al percorso della cordicella, con conseguente rischio di salto della stessa cordicella dalla sede. Occorre ripristinare l’allineamento dopo aver sostituito i gommini deteriorati, o almeno aver fissato il condensatore variabile nella sua posizione originale usando un mastice elastico (per esempio il silicone o la colla a caldo). Una volta raggiunta la certezza di avere risolto tutti i problemi, si potrà fissare definitivamente il cordino alla molla con un doppio nodo e una goccia di colla. Tenere presente che non sarebbe affatto piacevole trovarsi a dover smontare la radio dopo pochi giorni dal completamento per un problema alla funicella di sintonia.

Documentazione

Non sempre le note di servizio fornite dai costruttori contengono le istruzioni per la sostituzione delle funicelle, e spesso come abbiamo visto il problema può essere di difficile soluzione. Nei nostri schemari, in tutti questi anni, abbiamo aggiunto queste informazioni ogni volta che ne siamo entrati in possesso. Nonostante ciò, ancora molta documentazione manca.

Per questo invitiamo tutti a inviare foto, schizzi, schemi e istruzioni basati sull'esperienza diretta o tratti da documenti esistenti. In questo modo potremo realizzare un database che potrà essere utile a molti appassionati.

 

 

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