Storia, documenti, curiosità
|
|||||
|
"Mini 10" Nel 1970 ci fu il tentativo di lanciare un nuovo formato discografico: dischi piccolissimi da ascoltare con un piccolo mangiadischi da passeggio. Ebbero scarsa diffusione, e solo in Italia. Si chiamavano Mini 10 perché avevano solo 10cm di diametro (4" contro i 7" dei comuni 45 giri). Si trovavano sia a 45 giri, sia a 33. Questi ultimi ospitavano circa 3 minuti per facciata, giusto una canzone. Per ascoltarli serviva un riproduttore apposito, non potevano essere suonati sui comuni giradischi. Fu un flop, tanto è vero che nel giro di due anni scomparvero senza lasciare traccia né memoria. Qualche casa discografica provò a metterli in catalogo (vedi questo delle Orme), ed è possibile ancora oggi trovare qualcosa nei siti di aste online, a prezzi da rarità. Per non parlare del costo dei mangiadischi. Noi ne abbiamo trovato uno, che costituiva un regalo di una nota banca di allora per i migliori clienti. Modello Minidix di marca GEMI, che non credo dica molto a nessuno. Si trova anche sul Radiomuseum. Esisteva anche un altro tipo di riproduttore, come questo che abbiamo trovato in rete. Le canzoni incise sono di Ornella Vanoni. Il dischetto allegato al nostro contiene da un lato un piccolo spot pubblicitario per i prodotti della banca, dall'altro la canzone Tristezza (ancora Vanoni!). Naturalmente l'abbiamo rimesso in funzione, al meglio delle possibiità di una simile trappola, e abbiamo registrato un video che potete trovare su Youtube se siete curiosi. Chiediamo scusa fin d'ora per le stonature e la scarsa qualità. A proposito, il brano che accompagna lo spot è "Ti guarderò nel cuore" ("More") di Riz Ortolani e Nino Oliviero, tema del film "Mondo Cane" (1962, G. Jacopetti et al.). |
||||
Se la tua radio suona come lo zio Paperino... E' IL MOMENTO
DI CAMBIARE LE VALVOLE! Questa simpatica pubblicità SYLVANIA degli anni '40 invoglia l'utente americano a fare l'unica cosa possibile per un non tecnico: sostituire tutte le valvole della sua radio nella speranza di risolvere qalunque problema. Si tratta ovviamente di una spinta commerciale piuttosto ingannevole e fuorviante. Noi che abbiamo visto e riparato parecchi ricevitori lo sappiamo: le valvole sono quasi sempre l'ultimo dei problemi. Soprattutto se la radio gracchia come Paperino, il problema può essere in un condensatore o in una resistenza di griglia, o chissà dove. Insomma ci vuole un tecnico che faccia qualche misura e sappia dove mettere le mani. Ma intanto, facciamo spendere al povero sprovveduto qualche decina di dollari per comprarsi il set completo delle valvole per la sua radio: quando poi scoprirà che non ha risolto nulla dovrà darne altrettanti al tecnico, e intanto il business si arricchisce e l'economia gira. Benvenuti nella "Società dei consumi"! |
|||||
Proprio negli anni in cui Guglielmo Marconi faceva i suoi primi
esperimenti erano molto in voga le teorie sullo spiritismo, tavolini che
ballavano, medium eccetera. Molti cultori di quelle pseudoscienze
cercarono di coinvolgere lo scienziato nelle loro sedute. Come andò? Marconi e la Parapsicologia |
|||||
Un concorso del quotidiano La Nazione in occasione del
centenario della Radio in Italia ha dato vita ad alcune iniziative da
parte di scolaresche della Toscana. Vi presentiamo la pagina illustrata
prodotta dalla IIA della scuola secondaria di primo grado Leonardo
da Vinci di Lastra a Signa (FI) Cronisti in classe 2024 |
|||||
La Vetrina
n. 11 L'ultimo numero del notiziario tecnico commerciale La Vetrina fu pubblicato dalla Lesa nel settembre 1971. L'azienda, ormai in difficoltà per la forte concorrenza del mercato estero, tenta di diversificare l'offerta di prodotti, sia nei settori classici (Audio, radio, alta fedeltà), sia nel campo degli elettrodomestici. La Lesa chiuderà durante il 1972 Ringraziamo Umberto Incardona per averci fornito le scansioni. (Listino prezzi allegato al fascicolo) |
|||||
Qualche tempo fa abbiamo pubblicato la recensione di un libro dedicato
al Museo
della Radio d'epoca di Cison Valmarino, un'iniziativa
esemplare e preziosa. Recentemente ci è stato inviato un simpatico
fumetto realizzato da Emanuele Rosso: poche pagine che
presentano il museo, il suo curatore e animatore Lizio Brandalise, e le
iniziative presenti e future della struttura. Per saperne di più |
|||||
La guerra è appena terminata, si riprende con fatica la vita normale.
Contemporaneamente molti dispositivi "segreti" e misteriosi, utilizzati
come armi tattiche, vengono "rivelati" e resi disponibili per
applicazioni civili e commerciali. Tra questi il magnetron,
componente chiave del radar, il cui possesso negli
ultimi anni della guerra diede un grande vantaggio alle truppe
anglo-americane. La pagina qui a fianco apparve su Scientific
American, settembre 1945, proprio a ridosso della drammatica
chiusura della guerra con le bombe atomiche. Il soldatino della Bell
Telephones mostra lo scrigno aperto che contiene il primo
magnetron, il
Western
Electric E1189, che fu usato per la prima volta in una battaglia
contro la flotta giapponese nel 1942. Il magnetron è un tipo speciale di diodo a vuoto, il cui funzionamento si basa sull'interazione di un fascio di elettroni con un campo magnetico. Il risultato sono impulsi a microonde di grande potenza. Una spiegazione molto ben fatta, con numerose illustrazioni e un po' di storia, la trovate nell'Enciclopedia della Radio, che abbiamo ristampato qualche anno fa. Ecco qui l'estratto relativo. Oggi il magnetron lo troviamo in tutte le case: fa infatti parte del forno a microonde che utilizziamo in cucina. Una piccola soddisfazione per gli amanti delle valvole, dato che questo dispositivo non è stato ancora soppiantato da un equivalente a stato solido. |
|||||
Prima della Radio La graziosa signorina della foto sta ascoltando un concerto trasmesso col sistema Electrophone, precursore ottocentesco della radio e della filodiffusione. Utilizzava la rete telefonica nelle grandi città. |
|||||
Nel gennaio del 1902 la prestigiosa rivista
Scientific
American esce con un supplemento la cui copertina è
dedicata alla prima trasmissione radio transoceanica effettuta da
Guglielmo Marconi (fare clic sull'immagine per vederla in dettaglio). La
didascalia recita: Guglielmo Marconi, che ha inviato messaggi senza
fili attraverso il mare, la più grande conquista del nuovo secolo.
Marconi in quel momento aveva 27 anni. Nel primo numero del 1902 della stessa rivista era uscito un articolo sull'esperimento, corredato da alcune foto. |
|||||
Come è risaputo, il mangiadischi è una creazione europea, che ebbe molta fortuna in Italia. Il brevetto iniziale si deve alla Philips, ma in seguito quasi tutte le Case avviarono la produzione di questi comodi giradischi, in cui bastava inserire un "45 giri" nella fessura e facevano tutto da soli, compreso restituirlo a fine traccia. Il bello era che funzionavano in ogni posizione, anche a tracolla o in macchina. Nel 1967 qualcuno tentò di importare e commercializzare in America questi oggetti variopinti denominandoli "record eater" (traduzione letterale di "mangiadischi") e descrivendoli come piccole meraviglie provenienti dalla "solare terra italiana". L'apparecchio in questione è il famoso Irradiette, marca Irradio, di cui abbiamo qualche foto nella nostra galleria. Questa immagine ci è stata inviata da Simon Robinson, un lettore americano che ha trovato il nostro sito proprio cercando notizie su questo "amazing" record eater. Con un po' di pazienza si riesce a leggere i dettagli della pagina pubblicitaria, apparsa su una rivista commerciale. Non sappiamo se l'apparecchio sia mai stato distribuito realmente, e se abbia avuto successo. È comunque un segno dell'espansione dell'industria e del design italiani negli anni del boom. | |||||
La storia di una giovane insegnante elementare che nei primi anni '60
convinse un grosso giornale a regalare alla
propria classe
una radio a transistor. Infatti in quella comunità rurale non servita
dall'energia elettrica la radio era del tutto sconosciuta. Storia
raccontata per Radio24 da Matteo Caccia in questo
podcast. Noi ci siamo occupati di tentare di riconoscere la radio partendo dalle due foto sbiadite: sembrerebbe una Siemens RRT1421, AM/FM del 1962, di fabbricazione italiana. Ringraziamo Gianfranco Mignolli per la segnalazione. |
|||||
Negli anni '50 del '900 dietro quasi ogni radio domestica si poteva
"ammirare", appeso al muro un pochino in alto, uno di questi quadretti
decorativi. Quasi sempre raffiguravano paesaggi o monumenti, oppure divi
del cinema. Molti recavano, discretamente, l'etichetta di una
rivendita di apparecchi radio-tv. Lo spezzone di filo e lo spinotto
tradiscono la funzione di questi quadretti: in realtà nascondevano una
rudimentale antenna, una spirale di filo che secondo i fabbricanti
avrebbe dovuto migliorare la ricezione e attenuare i disturbi. L'unico
vantaggio reale che offrivano era di non avere un filo steso per terra,
fastidioso e potenzialmente pericoloso quando si spazzava o si lavava in
terra. Vedi la nostra piccola collezione: 01, 02, 03, 04, 05, 06, 07, 08 |
|||||
Un libretto di abbonamento all'EIAR emesso nel 1937.
Porta il numero 3626 del Comune di Cagliari. Tanti erano i proprietari
di radioricevitori allora, in una città di oltre 100.000 abitanti. Il
costo annuale era di 81 lire. Subito dopo la guerra
(1946) salirà a 420 lire per effetto dell'inflazione
galoppante che si mangiò in due anni i risparmi di tutti gli italiani. Vi offriamo alcune foto del documento: 01, 02, 03, 04, 05, 06, 07 |
|||||
Questa foto un po' sbiadita ci mostra una cantante francese del 1935,
che canta accompagnandosi con uno strumento elettronico di nuova
invenzione, erede perfezionato del Theremin. Infatti secondo
l'inventore, questo Onde Martenot permette di usare la tastiera
per suonare una melodia, mentre con un dito della mano sinistra si può
regolare l'intensità e il timbro del suono, grazie a un ingegnoso
reostato a "sacchetto di polvere di carbone". Trovate tutti i particolari, in tre articoli, sul sito suonoelettronico.com Ringraziamo Damiano Cirielli per la segnalazione |
|||||
18 ottobre 1922: nasce a Londra la BBC (British Broadcasting Company), la prima e più famosa rete radiofonica nazionale del mondo. Si trattava di una company di tipo privato, costituita da un consorzio di alcune industrie del settore, tra cui la Marconi e la Westinghouse. Solo nel 1926 verrà nazionalizzata diventando la British Broadcasting Corporation, che esiste ancora oggi. Il signore della foto, Arthur Burrows, fu il primo speaker a leggere un notiziario radiofonico serale. Dopo il 1922 una alla volta molte nazioni europee si doteranno di un servizio radiofonico pubblico. L'Italia comincerà nel 1924; gli Usa erano attivi fin dal 1920, ma ebbero sempre e solo stazioni private, non statali. |
|||||
Edison e la Radio Il grande inventore Thomas Edison non entrò mai nel business della radio, pur avendone l'occasione e pur avendo ricevuto consigli in tal senso. Ecco come è andata |
|||||
SG-105 Regenerative Receiver Uno dei primi articoli di John Geloso, quando ancora stava negli Stati Uniti e lavorava per la Pilot Electrical Manufacturing Co., a Brooklin (NY). Si tratta di un ricevitore a reazione con valvola schermata, a 5 valvole più rettificatrice, alimentato in corrente alternata. Nel 1929 John aveva 28 anni. Pochi anni dopo si trasferirà in Italia e metterà a frutto l'esperienza maturata nell'industria americana per fondare la Geloso. |
|||||
La nostra personale commemorazione per la scomparsa di Elisabetta II
Windsor (08/09/22) Ultra R786 Coronation Twin Questa radio fu prodotta in edizione limitata in occasione dell'incoronazione della Regina Elisabetta II, nel 1953. La serie "Twin" della marca inglese Ultra era costituita da piccoli apparecchi portatili con doppia alimentazione. Utilizzavano quattro valvole speciali (1C2, 1F3, 1FD9, 1P11) con accensione a 1,5V. Schema |
|||||
Siamo nella primavera del 1975. La Guerra in Vietnam è ufficialmente
terminata, almeno per quanto riguarda l'esercito americano. Uno
strascico è costituito dall'invasione del Vietnam del Sud da parte
dell'esercito nordvietnamita. Questa foto testimonia l'esodo precipitoso
da Saigon da parte della popolazione spaventata. Stranamente il fotografo ha voluto immortalare la donna visibile in primo piano, che tra le cose indispensabili porta con sé, sotto braccio, un apparecchio radio. Sembra un AM/FM, a valvole, probabilmente piuttosto pesante. Particolare ingrandito Un valore da non lasciare incustodito in mano a sciacalli e invasori. Questo impulso di mettere in salvo la radio era già vivo trent'anni prima, ai tempi della seconda guerra mondiale, quando molti italiani nascondevano nelle cantine o seppellivano i loro apparecchi per non farli cadere nelle mani dei tedeschi. (L.M.) |
|||||
La Scuola Politecnica Italiana è stata una delle tante concorrenti della più famosa Scuola Radio Elettra. Aveva sede a Roma ed ebbe una certa fortuna con dei corsi per corrispondenza Radio e TV realizzati a fumetti: i Fumetti tecnici. Erano gli anni '50 e '60 del secolo scorso. Grazie al contributo di alcuni
appassionati abbiamo raccolto un po' di materiale, che mettiamo
volentieri a disposizione di tutti. |
|||||
La Grande Rivoluzione Era l'autunno del 1983 quando la Philips presentò in Italia il Compact Disc, con questa pagina diffusa su molti settimanali. Una vera rivoluzione, non ancora alla portata di tutte le tasche ma si sa, la tecnologia procede così. A leggere le caratteristiche veniva proprio voglia di sperimentare l'ascolto del suono digitale, specie quando si sentiva dire dai fortunati testimoni che "i silenzi erano proprio silenzi", a noi che eravamo abituati a sentire sempre un discreto rombo e qualche crepitio quando la puntina del giradischi scorreva nelle pause tra un brano e l'altro oppure nei "pianissimo". Per non parlare della separazione dei canali. Un suono "purissimo ed eterno", dato che non c'era più contatto meccanico tra le tracce registrate e il lettore. Poi si è visto che proprio eterni i CD non sono, ma questa è un'altra storia. Un'altra rivoluzione sarà quella del DVD, che a partire dal 2005 porterà in tutte le case il cinema ad alta definizione e senza gli inconvenienti del VHS. |
|||||
Anche questa è Storia Questa torre delle radio, realizzata nel 2001 dal brasiliano Cildo Meireles, si chiama Babel e in questa foto era esposta al "Tate modern gallery of Art" a Londra (grazie a E. Gröbner e ad altri lettori per l'informazione). Nell'installazione tutti gli apparecchi sono accesi e diffondono voci e suoni nelle varie lingue del mondo. Da cui il nome. In quest'immagine ad alta risoluzione si possono riconoscere i singoli apparecchi. Per chi vuole approfondire sull'autore vi offriamo anche un libretto pubblicato in occasione di una mostra del 2014 a cura della Fondazione Hangar Bicocca di Milano. |
|||||
Gli adattatori per TV La storia della televisione italiana è costellata di svolte epocali, ciascuna delle quali costringe a cambiare apparecchio, o comunque a trovare una soluzione provvisoria... (continua a leggere) |
|||||
Radioricevitori per l'A.O.I. Opuscolo del 1938 di 25 pagine. Spiega che caratteristiche devono avere i radioricevitori per essere adatti all'uso nelle colonie. I problemi sono tanti, tra cui la distanza dell'Africa Orientale dalle stazioni trasmittenti europee, ma anche il clima tropicale che accentua i disturbi di ricezione specie in onde medie. Inoltre pochi centri sono serviti dalla rete elettrica per cui occorre fare uso di batterie, di generatori o di altri espedienti. |
|||||
|
Kipling e Marconi Queste foto mostrano due dei personaggi più famosi dei primi del '900. Uno lo conosciamo bene, è Guglielmo Marconi ("il mago dell'Etere") alle prese con una macchina Morse insieme al suo assistente Kemp. L'altro è Rudyard Kipling, giornalista, scrittore, poeta, autore tra l'altro del Libro della Giungla e di Capitani coraggiosi. Entrambi vinceranno il premio Nobel, ovviamente per motivi differenti ma a distanza di pochi anni, 1907 e 1909. I due si incontrano nel 1899 in occasione di una cena, nella quale Kipling si farà spiegare dal "mago" i principi della radiotelegrafia e ne farà tesoro. Infatti pochi anni dopo pubblicherà un racconto, Wireless, nel quale le onde radio trasmesse in un esperimento marconiano si sovrappongono ad altre onde più esoteriche, quelle dell'ispirazione poetica. Abbiamo trovato questo racconto in una buona traduzione italiana nel sito zero37.org |
||||
Le
Radio della Scuola Radio Elettra di Maurizio Romano Un unico documento che raccoglie descrizioni, caratteristiche e schemi di tutti gli apparecchi radio abbinati ai vari corsi radio dal 1952 alla fine degli anni '70. |
|||||
In Europa c'era Radiospares,
negli Usa Radio Shack.
Fu grazie a questi due sistemi di vendita per
corrispondenza che il piccolo radioriparatore
delle località di provincia riusciva ad
approvvigionarsi di componenti, parti staccate,
valvole per svolgere il suo servizio. In questa pagina una breve cronaca basata sull'esperienza diretta. Invece per chi volesse sfogliare qualche catalogo d'epoca, la Radio Shack mete a disposizione il pdf di alcuni suoi cataloghi. Molto interessanti e carichi di nostalgia. |
|||||
Nel 1968 per comprare un comune
televisore servivano quasi due stipendi di un
impiegato; per una buona radio AM/FM ne
"bastava" la metà. È interessante sfogliare
questo catalogo che riporta anche i prezzi
consigliati. È interessante anche la presenza di
TV-color e di elettrodomestici, per
diversificare la produzione di un'industria resa
asfittica dalle politiche governative. Catalogo Phonola 1968 |
|||||
1972: nasce il
video-registratore portatile. Non esistono ancora le videocassette, ma solo i nastri professionali da 1 pollice (i famosi "Ampex"). Sono le industrie giapponesi a mettere a punto i primi sistemi portatili come questo Akai che offre "ben 25 minuti" di registrazione continua su nastro da 1/4 di pollice, con un dispositivo del peso di "soli" 8,5kg. Ci piacerebbe conoscere il prezzo di vendita per l'Italia, sicuramente non alla portata di tutte le tasche. Abbiamo trovato questa pagina pubblicitaria su un numero di Epoca del 1972, e forse è la prima volta che un simile dispositivo viene lanciato in Italia. |
|||||
In America la televisione a colori è una realtà da quasi vent'anni (standard NTSC), e anche in Europa si è affermata a partire dalla metà degli anni '60. Gli standard europei sono il francese Secam e il tedesco Pal. In Italia ancora non è stata presa alcuna decisione, con grave danno per le industrie che si erano preparate per tempo. Questo articolo pubblicato su Epoca nel maggio 1972 racconta l'"incredibile storia" che tratta anche dei "consumi opulenti" degli Italiani. |
|||||
Corso
TV SRE Il 1954 è l'anno dell'inizio delle trasmissioni televisive in Italia. Ci sarà bisogno di tecnici TV, e la Scuola Radio Elettra entra in campo con questo mini corso, il primo della serie. 40 gruppi di lezioni più il materiale per costruire un televisore e un piccolo oscilloscopio. Qui sotto una foto del giovane direttore Vittorio Veglia. |
|||||
La
Televisione "Cenni sul funzionamento delle moderne apparecchiature. Prospettive della TV italiana" Questo piccolo libro, pubblicato nel 1950, è rivolto al pubblico generico, pur avendo la veste di un manuale tecnico. Infatti è ricco di immagini fotografiche e spiega in modo semplice e piacevole la meravigliosa novità tecnologica che permetterà tra breve agli italiani di godere dello spettacolo serale di film, notizie, musica, sport, varietà, teatro... "L'antenna a dipolo con riflettore non mancherà in avvenire su ogni casa" |
|||||
Pronto il Telecolore È del 1954 questo breve articolo di Epoca che spiega che ormai la televisione a colori è una conquista imminente, e lo illustra con l'immagine di una famigliola intenta a guardare una scena coloratissima su un televisore sapientemente truccato per l'occasione. L'anno è lo stesso delle prime, tremolanti trasmissioni in bianco e nero della Rai e dei televisori con lo schermo azzurrino. Notare lo schermo perfettamente rettangolare, quando i cinescopi erano ancora piuttosto tondeggianti. Una testimonianza dell'ottimismo degli italiani negli anni '50. |
|||||
La Rai: pane al pane e vino al vino Un'inchiesta di Alfredo Panicucci fa il punto sulla giovanissima azienda, istituita dopo la guerra sulle ceneri dell'Eiar. L'inchiesta si sviluppa in tre puntate apparse su Epoca a gennaio e febbraio 1952. Prende in esame tutti gli aspetti della qualità del servizio, sia dal punto di vista tecnico, sia artistico e sociale. |
|||||
Una vecchia rivista, che potete trovare sul sito
Introni insieme a tante altre. È
interessante scoprire come alla fine degli anni
'50 gli interessi di un hobbysta potessero
essere tanto vari: radio, fotografia, chimica,
giochi di prestigio, nautica, aeromodellismo,
apicoltura... Tutto sembrava facile e a portata
di mano, e a quanto pare vi erano sempre a
disposizione negozi fornitissimi in grado di
vendere solfato di barite o
ferrocianuro di potassio per i nostri
innocui esperimenti, ma anche provette, tubetti
di vetro, oltre naturalmente a tutti i
componenti per le radio, compresi zoccoli, medie
frequenze, condensatori variabili eccetera.
Tutto nei negozi di città o addirittura di
quartiere. Due progetti tra tutti: - La Fontana di Erone (pag. 64); - Il Generatore di Tesla (pag. 89). Selezione Pratica N. 1 |
|||||
Dal Corriere dei Piccoli,
20/05/1962 Dal cielo la televisione Un breve articolo divulgativo che spiega molto bene i problemi e introduce la televisione del futuro, nella quale sarà possibile ricevere le trasmissioni TV dall'altra parte del mondo grazie a particolari satelliti |
|||||
Michele Giampietro è stato un pedagogista del
'900, autore di numerosi libri divulgativi per
ragazzi. Abbiamo trovato questo, che dal bollino sembra essere appartenuto a qualche bibliotechina scolastica. Sono 100 paginette ben scritte che raccontano la vita di Guglielmo Marconi, interessante specie per i risvolti umani. Fu pubblicato nel 1953 da Vallecchi in una collana diretta da Piero Bargellini, che fu sindaco di Firenze ai tempi dell'alluvione del 1966. L'illustrazione di copertina è del grande illustratore Gastone Rossini Il mago dell'etere |
|||||
Nell'edizione del 1959 del volume SELELIBRO DEI RAGAZZI pubblicato da Selezione del Reader's Digest compare un articolo su Guglielmo Marconi, scritto dalla figlia Degna e corredato da un progetto per una radio a galena. Pubblichiamo la riproduzione di quelle pagine. |
|||||
Rassegna delle Poste dei Telegrafi e dei
Telefoni - n. 4 - 1936 Riproduzione integrale di un fascicolo di 72 pagine quasi interamente dedicato alla Televisione, sia italiana che di altri Paesi europei. In Italia la tecnologia è molto sviluppata in quegli anni, grazie soprattutto all'attività della Safar, che abbiamo già visto in altri articoli riprodotti in questo sito (vedi sotto). La scansione è stata gentilmente offerta da Paolo Filippi, un cultore della storia della TV. La poderosa macchina "telecinema" per trasmettere il cinema in TV |
|||||
La storia del Cinema è molto lunga e complessa.
Per molti anni era privo di suono (cinema muto).
Solo verso il 1930 si svilupparono delle
tecniche valide per sonorizzare le pellicole.
Due articoli di Sapere del 1936-37
fanno il punto sulla tecnica di allora. Cos'è il Cinema sonoro (leggi anche una breve storia del cinema sonoro in questa pagina) |
|||||
Le 'diavolerie' del signor Ducretet Un inserto pubblicitario apparso su Epoca nel 1965 ci dà lo spunto per ricordare il grande Eugène Ducretet (1844 – 1915), pioniere francese della Radiotelegrafia negli anni a cavallo del XX secolo. Fu il famoso artefice di un importante collegamento radio tra la Torre Eiffel e il Pantheon, nel 1898. In seguito il nome Ducretet fu legato, insieme a Thomson, a un famoso marchio francese, produttore di apparecchi radio e televisivi negli anni d'oro. Il castello che si vede in foto era la sede storica dell'azienda. |
|||||
La registrazione dei suoni nel 1938 (La fine del disco?) Articolo apparso sul numero 79 di Sapere. Viene raccontata in breve la storia del disco fonografico, e viene presentato lo stato dell'arte della tecnologia di quel momento, veramente avanzata e precorritrice di invenzioni molto successive. Da Edison al film sonoro |
|||||
Secondo questo trafiletto apparso su Sapere
nel 1936, l'invenzione del Videotelefono
era già cosa fatta in quella primavera. Lo
dimostra la foto allegata. (Ringraziamo Paolo Filippi per la segnalazione) |
|||||
La
Televisione in Italia nel 1938 Un articolo apparso sul numero 77 di Sapere fa il punto sulla situazione della televisione nel mondo e in Italia. Da noi, grazie anche alla Safar, azienda impegnata nella ricerca televisiva, si è già raggiunto uno standard di tutto rispetto: televisione elettronica a 441 linee, ricevitori domestici di lusso, trasmettitori sperimentali già in funzione a Roma e a Milano... Poi purtroppo arriverà la guerra. |
|||||
Questa medaglia di ragguardevoli dimensioni e
peso fu donata dalla Voxson ai suoi
fedeli rivenditori nel 1962, in occasione dei
primi 10 anni di attività. È di bronzo del peso
di qualche centinaio di grammi (vedi confronto
con una moneta da 2€ qua sotto). |
|||||
La Voce dell'America Il servizio radio in onde corte The Voice of America ha funzionato a pieno regime dai tempi della Seconda Guerra Mondiale e per tutta la Guerra Fredda fino agli anni '90. Copriva praticamente tutto il mondo con trasmissioni a fascio mirate nazione per nazione, lingua per lingua. Marzo-aprile 1951 Luglio-agosto 1951 Indovinate chi lavorava nel 1951 per The Voice of America. Lo riconoscete qui?: Il giovanissimo Mike Bongiorno, prima di approdare alla RAI |
|||||
Su una rivista illustrata del 1962. Si tratta forse del primo "mangiadischi" per auto. Prodotto dalla Philips col numero AG2101 denominato Auto-Mignon, derivato dal Mignon (AG2162) che invece era portatile. La sua principale caratteristica era la presenza di ammortizzatori per impedire il salto della puntina in percorsi accidentati. (fai clic sull'immagine per leggere meglio il testo) |
|||||
RADIOCORRIERE Questo giornaletto entrava nelle case degli italiani, portando notizie dal mondo della Radio. Non solo l'elenco dei programmi della settimana, che pure è molto interessante scorrere, ma avvenimenti mondani, sportivi, conquiste della tecnica, umorismo, letteratura, critica teratrale e musicale. Vi consigliamo di sfogliare questo numero, scelto a caso dalla nostra collezione, per rendervi conto di quanta cultura fosse legata alla radio e ai suoi ascoltatori nei primi anni '30: tempi ancora lontani dalle tragedie del secolo scorso. Non perdetevi l'articolo e la foto dedicata all'apparecchio radio donato al Papa dalla Magneti Marelli. Osservate anche la presenza del calendario dei programmi esteri, soprattutto concerti e lirica da tutta l'Europa. Radiocorriere n. 6, 5-12 febbraio 1933 |
|||||
Costruzione artigianale di un triodo Il documentario, bellissimo sotto tutti i punti di vista, mostra il procedimento completo per realizzare un triodo degli anni '20 (il famoso TM francese) partendo dalle materie prime. Il lavoro è eseguito e documentato da Alberto Erbea, socio AIRE del Piemonte, che dimostra di avere competenza, manualità, inventiva e una forte carica di simpatia. Siamo felici che a distanza di cento anni ci sia ancora qualcuno in grado di capire (e spiegare) la complessità di un oggetto apparentemente semplicissimo ma che ha cambiato radicalmente il mondo. La foto qua sotto mostra l'istante, emozionante, nel quale la valvola ancora connessa al suo cordone ombelicale (il tubo estrattore) viene accesa per la prima volta. Nello stesso tema è interessantissimo anche questo video (precedente), di Claude Paillard che ha fatto scuola |
|||||
"Provando e riprovando"(*) Alcune pagine dedicate alla Radio, di un vecchio e usurato manuale di Fisica dei primi anni '30, rivolto agli studenti dell'Avviamento Professionale. L'immagine di copertina ritrae Guglielmo Marconi in mezzo ai suoi apparati, forse a bordo del suo panfilo "Elettra". (*) Il motto Provando e riprovando viene da un verso del Paradiso di Dante. Dopo Galileo fu poi adottato come espressione della scienza moderna. |
|||||
Catalogo VAAM n. 29 (1954) La ditta Vaam di Milano merita un posto nella nostra storia in quanto produttrice di ottimo materiale per ricevitori a galena, compresi i ricevitori stessi, ma anche accessori e componenti per hobbisti e professionisti della Radio. Vi offriamo il catalogo del 1954 con listino prezzi in fondo. Peccato non poter telefonare al numero di telefono indicato per effettuare qualche ordine! |
|||||
Mio padre Marconi (Degna Marconi Paresce) Nel 1962 Degna pubblicò una biografia del padre Guglielmo Marconi, che uscì in contemporanea in tanti Paesi del mondo. Epoca ebbe l'autorizzazione a pubblicarne un condensato, che uscì sulla rivista diviso in quattro puntate. Sono circa 50 pagine con foto e molte notizie intime che rivelano aspetti inconsueti della vita dell'inventore. (chi sono tutti questi signori?) |
|||||
Le Registrazioni Breve capitolo estratto dall'Annuario EIAR dedicato ai 10 anni di Radio in Italia. Siamo agli albori della tecnologia della registrazione dei suoni. I sistemi sono pochi: disco fonografico; film sonoro; nastro magnetico. Con quest'ultimo, la registrazione di un'opera lirica (3 ore di musica) arriva a pesare oltre un quintale. |
|||||
La televisione "elettronica",
nata negli Stati Uniti, si sviluppa in Europa a
partire dalla metà degli anni '30. Quattro
riviste inglesi dell'epoca segnalano i progressi
e documentano l'attività dell'italiana
SAFAR, l'unica azienda ad aver
sviluppato un proprio sistema televisivo.
|
|||||
Radio Rivista numero speciale dedicato a Marconi Questo fascicolo fu pubblicato come supplemento del giugno 1974 della storica rivista dell'ARI in occasione del centenario della nascita di Guglielmo Marconi. Lo riportiamo per intero (68 pagine) |
|||||
La
musica contro il pericolo Nell'estate 1962, in pieno boom economico, l'industria italiana scopre l'autoradio come accessorio di svago, ma anche di sicurezza. Un articolo di Epoca fa il punto sulla situazione. La testimonial della foto è la bellissima e giovanissima attrice-cantante Caterine Spaak |
|||||
Ho sentito un rantolo nello spazio Febbraio 1961, con le superpotenze in piena corsa per la conquista dello Spazio i due fratelli torinesi Judica-Cordiglia, radioamatori, ricevono segnali inquietanti da veicoli in orbita, sembrerebbero il respiro e le pulsazioni cardiache di un essere umano. Articolo apparso su Epoca. Sempre nel 1961, ma in autunno, ancora i fratelli torinesi captano segnali, questa volta da un veicolo orbitante con uomini (e una donna) a bordo: La misteriosa notte del 14 ottobre Si parla di questa vicenda anche in una rievocazione storica dello Sputnik organizzata dalla rivista Radiorama: Rievocazione Sputnik |
|||||
Vogliamo la TV a colori! Questo è il grido degli italiani, stanchi di rinvii e di tentennamenti quando alla fine degli anni '60 scoprono che il Governo ha deciso che l'Italia non è ancora pronta per il grande balzo tecnologico. Lo illustra un servizio apparso su Epoca nel giugno 1969, un mese prima dello sbarco degli uomini sulla Luna... A commento di questo articolo, un breve intervento di Leonardo Mureddu: Il mistero della Televisione a colori |
|||||
SAFAR 5 immagini pubblicitarie della grande azienda italiana degli anni '30, la prima a presentare sistemi di ricezione televisiva (Radiovisione). Scansioni fornite da Ezio di Chiaro SAFAR1 - SAFAR2 - SAFAR3 SAFAR4 - SAFAR5 Aggiungiamo anche due immagini che già appaiono più sotto: Safar 1935 (grazie a Paolo) Safar 1938 Tubo-circolare-Safar-1940 Tubo rettangolare Safar 1940 (particolare dell'etichetta) Produzione completa Safar (grazie a Paolo Filippi) |
|||||
Il
primo satellite per telecomunicazioni Nel luglio del 1962 entra in funzione il Telstar, satellite ad altissimo contenuto tecnologico capace di ritrasmettere segnali televisivi e/o telefonici a distanza intercontinentale. È la nascita delle comunicazioni via satellite. Questo servizio di Epoca celebra l'avvenimento, nel quale è coinvolto anche il municipio di Alba come città italiana prescelta per un collegamento telefonico sperimentale. (pdf, 11 pagine) (ringraziamo gli amici di PetitesOndes.net per la segnalazione) Il servizio viene preceduto la settimana precedente da un semplice trafiletto esplicativo: Il canto di Yves Montand ha aperto la Mondivisione |
|||||
Messaggi sulle onde Capitolo del volume "Le conquiste del mondo in cui viviamo" pubblicato a dispense dal settimanale Epoca nel 1958. Anni entusiasmanti di grandi conquiste nella tecnica delle radioonde: TV a colori, transistor, trasmissioni a larga banda, ponti radio, videotelefono... (pdf, 16 pagine) (ringraziamo gli amici di PetitesOndes.net per la segnalazione) |
|||||
In occasione dell'apertura di una sala
espositiva dedicata alla prestigiosa azienda di
Alessandria, l'AIRE Piemonte ci ha inviato,
oltre alla
locandina dell'evento, una breve
presentazione della
Storia dell'Imca Radio, che abbiamo
convertito in un file pdf. (18/10/17) |
|||||
L'EIAR (Ente Italiano per le
Audizioni Radiofoniche) fu fondato nel 1927.
Questo che presentiamo è forse il primo
Annuario
ad essere pubblicato. Contiene numerosi articoli
interessanti sulla storia delle
radiocomunicazioni e sui programmi radiofonici. Annuario EIAR 1929 (pdf, 424 pagine) Ringraziamo Salvatore Besso per averci messo a disposizione la scansione completa del volume (04/05/17) |
|||||
Radiofonia Rurale Articolo apparso sul numero 13 del 1935 della rivista divulgativa Sapere. L'articolo tratta l'argomento non dal punto di vista tecnico, ma da quello sociale e di propaganda politica di regime. |
|||||
Per quanto possa sembrare sorprendente, nel 1935
l'Italia era già in grado di avviare un servizio
di trasmissioni radiotelevisive basato su una
tecnologia matura, ossia su sistemi di ripresa e
di riproduzione domestica completamente
elettronici. Questi
due articoli tratti da
Sapere
ne sono testimonianza. Come funziona la radiotelevisione Televisione sistema Marconi Due immagini pubblicitarie della ditta SAFAR, che in quel periodo produceva apparecchi televisivi: Safar 1935 (grazie a Paolo) Safar 1938 Aggiungiamo ancora l'immagine di un tubo a raggi catodici custodito presso il Museo delle telecomunicazioni delle Poste Italiane a Roma (grazie a Paolo Filippi): Tubo-circolare-Safar-1940 |
|||||
Sapere, n. 64 del 1937 Numero interamente dedicato a Guglielmo Marconi in occasione della sua scomparsa. Articoli di Giuseppe Pession, Luigi Solari e altri testimoni della vita e delle opere dell'inventore. Numerose foto celebrative. Sapere, numero dedicato a Marconi |
|||||
La breve Primavera delle Radio Nella primavera del 1976 un buco legislativo, seguito da una sentenza della Corte Costituzionale, creò in Italia una situazione inedita: per la prima volta in un paese europeo chiunque poteva installare una stazione radio e trasmettere liberamente in FM in ambito "locale". Nel giro di pochi mesi sorsero centinaia di emittenti dislocate su tutto il territorio, e principalmente nelle grandi città. Alcune resistono ancora, altre durarono pochi mesi e poi si scontrarono con i costi di gestione o con i ricatti degli affaristi... Questo articolo apparso su Epoca nel marzo del 1976 fa il punto sul fenomeno emergente: La mia antenna è più libera (pdf, 9 pagine, 12MB) |
|||||
La prima trasmissione
Radio dallo Spazio |
|||||
1968, Mina e l'AutoradioRaduno d'estate Cinquant'anni fa l'autoradio era roba per ricchi. Solo il 10% delle auto ne montava una (e bisognava stare molto attenti a non farsela rubare). Tra l'altro si pagava un supplemento sulla tassa di circolazione. Per renderla più popolare dal 1966 l'ACI organizzò con la RAI una specie di caccia al tesoro alla quale potevano partecipare tutti gli automobilisti dotati di autoradio. La radio impartiva le istruzioni sotto forma di quiz, indovinelli, motivi da riconoscere o luoghi da raggiungere, che venivano trasmessi a ore stabilite dalle due reti Rai. Ovviamente c'erano sponsor e premi. L'iniziativa ebbe un enorme successo, tanto che nell'edizione del 1968 (tre domeniche di luglio) la voce che impartiva gli ordini fu quella di Mina, alla quale fu anche affidata la sigla della trasmissione, la cover di una bella canzone brasiliana che parla anche di strade... (L.M.) |
|||||
Sfogliando l'Almanacco Italiano,
annuario edito da Bemporad dalla fine dell'800
fino a dopo la guerra, non si può non trovare
qualche riferimento alla storia della Radio.
Naturalmente durante il ventennio fascista
questi riferimenti sono trionfalistici e
esaltano il genio italico di Marconi.
Questo articolo dell'ing. Alessandro
Banfi fa il punto sulla
situazione, all'inizio del decennio che porterà
le avventure coloniali, la nascita dell'Impero
e purtroppo sfocerà in tragedia. Ci sono alcuni
spunti interessanti, per esempio l'uso delle
onde corte per conversazioni telefoniche private
(Sardegna-Italia continentale) e il telefax. Guglielmo Marconi e i progressi delle radiocomunicazioni |
|||||
Il contributo dato dalla R. Marina allo
sviluppo della Radiotelegrafia di Ernesto Simion, Roma 1927 1927: a distanza di circa 30 anni dai primi esperimenti di Marconi, la Radio ha ormai conquistato una posizione stabile tra le tecnologie d'avanguardia, e costituisce un insostituibile strumento per la comunicazione in mare. In questo libretto di circa 100 pagine viene ripercorsa la storia affascinante di quei primi anni, con foto, mappe, dati tecnici di trasmettitori e ricevitori. Lo mettiamo volentieri in condivisione. Prima parte (28 pagine, 3,5MB) Seconda parte (26 pagine, 4MB) Terza parte (28 pagine, 4MB) Ultima parte (34 pagine, 6MB) |
|||||
Da Epoca, ottobre 1973 Come inventai il microsolco Il primo microsolco a lunga durata (long playing) fu messo in commercio nel 1948. L'inventore, Peter Goldmark, racconta: "Una sera, ascoltando un concerto di Brahms inciso su alcuni "78 giri" fui costretto undici volte a cambiare facciata troncando la mia estasi: allora decisi che doveva pur esserci un modo per registrare tutta una sinfonia su un solo disco..." In questa lunga intervista Goldmark racconta di questa rivoluzione e dei suoi aspetti commerciali che diedero vita a una vera e propria battaglia degli standard. |
|||||
Dall'Almanacco Italiano 1932 Panorama delle stazioni radiofoniche italiane Una rassegna curata da Alessandro Banfi ... |
|||||
Notizie Rai mensile per i commercianti radio tv n. 5/1961 Un fascicolo molto interessante per la storia della radiotelevisione italiana. Sfogliandolo si trova tutta la RAI del bei tempi, quando era rivolta allo sviluppo tecnico, alla soddisfazione delle esigenze del pubblico, alla creazione di servizi utili e professionali. Si parla di Secondo Canale, di satelliti, di FM, di Filodiffusione... Notare le pagine dedicate a Campanile sera, il prototipo di tutte le trasmissioni "in piazza" che arriveranno in seguito. |
|||||
Il Genio difficile Un piacevole articolo sulla vita sentimentale di Guglielmo Marconi, pubblicato da Epoca il 21 aprile del 1974 (in occasione del centenario della nascita). |
|||||
La
Radio N. 72-1934 Il settimanale La Radio venne pubblicato per tutti gli anni '30, destinato agli hobbisti e alle famiglie. I primi numeri contenevano l'inserto con tutti i programmi radio nazionali ed esteri. In seguito questo compito fu lasciato in esclusiva al Radiocorriere. Vi offriamo un numero del '34, nel quale l'appassionato trovava progetti semplici e complessi dal nome altisonante, oltre a suggerimenti e notizie dal mondo della Radio. |
|||||
Invito alla Modulazione di Frequenza Nei primi anni '50 i negozi di radiofonia distribuivano questo opuscolo propagandistico, che spiega i vantaggi e la necessità della rete a Modulazione di Frequenza in Italia |
|||||
Le Scale Parlanti. Una breve storia dell'evoluzione di uno degli elementi estetici più caratteristici e delicati della radio d'epoca. |
|||||
La signora Rina Brion, rimasta
vedova troppo giovane, dalla fine degli anni '60
prese in mano le redini della Brionvega
fondata insieme al marito, portandola agli apici
di qualità e di design italiano che tutti
conosciamo e rimpiangiamo. Eccola in un'intervista rilasciata al settimanale "Epoca" nel novembre 1972: Rina Brion Alta Fedeltà |
|||||
La riproduzione della voce Articolo apparso su La Storia Illustrata, marzo 1969. Breve cronologia degli avvenimenti legati alla registrazione sonora. Dalle prime dimostrazioni di Edison (quando gli Accademici di Francia lo presero per un abile ventriloquo) fino al nastro magnetico. |
|||||
Salviamo l'Elettra Accorato appello del giornalista Gianfranco Fagiuoli in un servizio apparso su Epoca il 7 settembre 1969. Tutta la storia della nave si può trovare qui |
|||||
Un interessante articolo dell'Enciclopedia
Italiana, Appendice III (1961)
fa il punto dettagliato sulla situazione della
Radiodiffusione in
Italia, a quarant'anni dall'inizio delle
trasmissioni. Può essere utile confrontarlo con
la situazione attuale, altri cinquant'anni
dopo... (leggi l'articolo) |
|||||
The "P.W." Crystal Experimenter's Handbook Manuale americano del 1925, un utile vademecum per il costruttore di apparecchi a cristallo, galena ecc. (pdf, 36 pagine) Questo stesso manuale si trova su vari siti internet, tra cui l'interessante Early Wireless |
|||||
In occasione dei 70 anni dalla morte del grande
inventore, la Rai ha dedicato due puntate della
trasmissione Passioni
(in onda su Radio3 il sabato e la domenica
mattina) a Nikola Tesla,
intitolandole L'uomo che inventò il 20°
Secolo. Interviene tra gli altri il nostro
Carlo Bramanti, autore di un
bel
libro su Tesla. Abbiamo scaricato per voi i podcast delle due trasmissioni (file audio mp3): 1 puntata (5 gennaio 2013) 2 puntata (6 gennaio 2013) |
|||||
Un documento tratto dal Radio Orario
del 1927: La Radio alla Fiera di Milano Un'occasione per vedere la situazione dell'industria italiana della Radio a pochi anni dall'inizio delle trasmissioni ufficiali. (pdf, 23 pagine, 5.5MB) |
|||||
Un'interessante intervista del 1961 di Radio
Industria a Raoul Chiodelli, uno dei padri
della radiodiffusione in Italia, direttore
dellURI e consigliere delegato dell'Eiar fino al
1943. Come è nata la radio in Italia (pdf, 8 pagine, 1MB) |
|||||
Nel 1962 il glorioso panfilo Elettra
appartenuto a Marconi era ridotto a un relitto
semiaffondato. Epoca volle onorarne la memoria
con un bel servizio fotografico e con interviste
originali ai protagonisti delle imprese che
hanno fatto la storia della Radio. La nave del Mago (pdf, 8 pagine, 4MB) |
|||||
Negli anni '60 e '70 i settimanali pubblicavano
spesso dei corposi inserti pubblicitari che
venivano chiamati Informazioni Industriali.
Con l'aspetto di comuni articoli
giornalistici, avevano il compito di incensare e
promuovere una particolare realtà industriale.
Ovviamente erano a pagamento. Questo, su Epoca del 1967, illustra le vicende e i successi di Dario Prandoni, l'industriale di Treviglio creatore dei marchi Trans-Continents, Nuclear, Prandoni... Prandoni-1967 (pdf, 3 pagine, 1,5MB) |
|||||
Nel 1941, in corrispondenza col decennale
dell'inizio dell'attività dell'Azienda, la
Geloso pubblicò questo volume
celebrativo riccamente illustrato. Non mancano
numerosi richiami allo sforzo autarchico imposto
in quegli anni dal regime. Rassegna delle attività nel decennale della fondazione (pdf, 41 pagine, 8MB) |
|||||
L'aquilone captò la storica 'S' Su un vecchio numero del settimanale Epoca la rievocazione dello storico primo collegamento radio transatlantico del 1901. (pdf, 2 pagine, 1MB) |
|||||
38 cent. l'ora il prezzo della Radio Un articolo di Epoca del 1952 fa il punto sulla diffusione della Radio in Italia e in Europa. Al Sud la diffusione è ancora sotto i 50 apparecchi per 1000 abitanti... (pdf, 5 pagine, 2,7MB) |
|||||
XI
Mostra Nazionale della Radio Tre pagine tratte dalla rivista La Scienza per Tutti del 1939 illustrano le numerose novità apparse all'XI Mostra della Radio. (pdf, 3MB) |
|||||
La
nascita di un disco Un inserto della rivista Visto dei primi anni '60, per la collana L'enciclopedia del Meraviglioso, illustra il percorso della registrazione e stampa dei dischi fonografici normali e microsolco. (pdf, 8 pagine, 2.8MB) |
|||||
Come la
Radio salvò la Torre Eiffel Una pagina de La Scienza Per Tutti del giugno 1916 racconta la storia della più potente stazione trasmittente francese, e della sua funzione nel dissuadere il Governo da smantellare la Tour, come era stato previsto alla sua costruzione. (pdf, 1 pagina, 972kB) |
|||||
Guglielmo Marconi e le Radiocomunicazioni Articolo illustrato apparso sul n. 11/1935 della rivista Le Vie d'Italia, organo del Touring Club Italiano. Celebrazione un po' enfatica del grande uomo (ancora in attività) e alcune belle foto, tra cui quella qui a fianco del panfilo Elettra. (pdf, 13 pagine, 2,5MB) |
|||||
E.H. Lewis The ABC of vacuum tubes for radio reception Volumetto del 1922 dedicato ai radio-amatori americani, ai primordi dell'era del broadcasting. Scansione di G. Tusini (116 pagine, pdf 3.08MB) |
|||||
E. Gnesutta Radio Comunicazioni (117 pagine, pdf 3,8MB) Manuale Hoepli di 218 pagine del 1924 rivolto al dilettante di radiocomunicazioni. Scansione a pagina doppia di G. Tusini |
|||||
Nel 1949 la neonata RAI avviò una speciale campagna di abbonamenti alle radioaudizioni, con relativo concorso Radioinvito, il precursore del Radiotelefortuna. Venne distribuito alle famiglie un opuscolo con una lettera di accompagnamento. Presentiamo qui la scansione completa del libretto, realizzata da Maurizio Nicolussi. (104 pagine, pdf, 27.2MB)
(è consigliabile scaricare il file sul proprio computer prima di aprirlo: cliccare col tasto destro e scegliere salva con nome...) |
|||||
|
Questa è la prima pubblicazione a larga tiratura apparsa in Italia sul Telegrafo senza fili (sistema Marconi). Il libretto, originariamente di 44 pagine con varie illustrazioni, è qui riportato in una scannerizzazione OCR effettuata da Carlo Bramanti. Tutte le illustrazioni originali e le due copertine sono riportate tali e quali. Angelo Banti Roma - Gli Editori dell'Elettricista - 1897 (pdf, 30 pagine, 900kB) |
||||
|
Due interessanti articoli apparsi sulla rivista Quattro, voce storica-culturale della zona Vittoria Forlanini di Milano, uno dedicato alla Geloso, l'altro alla Lesa |
||||
Le esperienze di Telegrafia senza fili eseguite nell'alto Tirreno negli anni 1901-1902. A parte sono riprodotti gli schemi e la descrizione delle apparecchiature utilizzate (Scansioni di G. Tusini)
|
|||||
|
A quarant'anni dalla scomparsa (1968), il nome di John Geloso e della sua azienda restano legati a uno dei migliori periodi dell'industria e dell'imprenditoria italiana. Pubblichiamo la biografia celebrativa apparsa sul Bollettino Tecnico Geloso n. 108-109. (pdf, 16 pagine, 2MB) |
||||
|
Un articolo apparso su Historia (n.172, 1972) fa rivivere il mito, mai completamente spento, di un fantomatico raggio della morte che avrebbe potuto rovesciare le sorti della guerra se Marconi fosse vissuto abbastanza per completarlo. L'articolo è corredato da alcune belle foto. (pdf, 12 pagine, 2,5MB) |
||||
Pochi anni dopo la sua invenzione, il Theremin veniva presentato ai lettori della Rivista della Radio. Ecco l'articolo descrittivo apparso sul numero 5 del 1933. Scansione effettuata da Giuseppe Tusini (pdf, 3 pagine, 350kB) |
|||||
Nel dicembre 1975 la rivista "Selezione di Tecnica Radio TV" pubblicò un corposo articolo, molto ben documentato e illustrato, sulla storia dei primi cinquant'anni della tecnica televisiva, dal disco rotante fino al CCD. L'autore, l'allora giovanissimo Domenico (Dom) Serafini, vive in America ed è tuttora un affermato editore e giornalista, direttore tra l'altro della rivista VideoAge. (pdf, 58 pagine, 7.7MB) (Riproduzione effettuata con il consenso dell'Autore)
|
|||||
Il Terzo Programma e la Modulazione di Frequenza Agli albori delle trasmissioni FM in Italia, la rivista "Scienza Illustrata" pubblicava questo articolo di Renzo Manganelli in cui veniva spiegata la tecnica e venivano dati alcuni consigli per la ricezione. "La Scienza Illustrata", n. 1 1951 (6 pagine, pdf, 230kB) |
|||||
Automobili per la Telegrafia senza fili del sistema Marconi Breve paragrafo tratto dal manuale Hoepli "L'automobilista e Costruttore di automobili", quinta edizione, 1918 La versione completa di questo manuale è disponibile in forma digitale presso PetitesOndes.net |
|||||
Opuscolo introduttivo che spiega la tecnica ed i vantaggi delle trasmissioni FM. Distribuito gratuitamente dalla Allocchio Bacchini nei primi anni '50. (24 pagine, pdf) Originale gentilmente fornito da Maurizio Nicolussi |
|||||
Introduzione alle applicazioni tecniche di radiotecnica Estratto da: " Applicazioni tecniche - volume terzo di Dante
Mazzei " 1966 |
|||||
Metodo Pratico per la Costruzione di una Radio ad uso familiare Di Mario Agnesi - Lucca 1947 Due opuscoli di 20 pagine in tutto che spiegano come costruire due piccole radio: Eterodina 48 per i principianti e Eterodina 50 (per i più esperti) durante il duro periodo della ricostruzione postbellica. Venivano spediti per posta alle famiglie. Le copertine anteriore e posteriore facevano da busta. (pdf) Scansione gentilmente fornita da Giuseppe Tusini |
|||||
Da "Selezione di Radio e TV", gennaio 1970 Un articolo su queste originali radio a cristallo, tanto sottili da poter essere spedite come cartoline. 8 pagine, pdf. |
|||||
Radio 1BW G.&B. Fracarro Come costruire un televisore meccanico a disco di Nipkow per ricevere la televisione di Londra e di Berlino (dicembre 1930). Circa 90 pagine, pdf. (Da fotocopie gentilmente fornite da N.Lombardoni)
|
|||||
APPARECCHI RADIOFONICI A CRISTALLO G. Mecozzi Opuscolo della serie "La biblioteca del Popolo", edito da Sonzogno nei primi anni '30. Teoria e pratica della ricezione radio a galena, con numerose illustrazioni e schemi. Circa 60 pagine (pdf) (Scansione gentilmente fornita da Antonio Brogioli) |
|||||
"E la telegrafia senza fili" Opuscolo della serie "La biblioteca del Popolo", edito da Sonzogno. Pubblicato nel 1938 in seguito alla morte di Marconi (Luglio '37). Biografia un po' "esaltata" secondo la moda e le direttive del tempo, in circa 60 pagine (pdf) |
|||||
Novembre 1954: Cinquant'anni fa venne commercializzata negli Stati Uniti la prima radio a transistor. E' l'inizio di una rivoluzione tecnologica, culturale, sociale. Ecco una breve storia della nascita del "transistor" |
|||||
Gennaio 1927: nasce la Radiotelefonia Transatlantica. Gli uomini d'affari inglesi e americani possono conversare tra loro al telefono grazie al primo ponte radio telefonico ad onde corte. A quali costi? Con quale privacy? Ecco tre curiosi articoli apparsi sul "Radio Orario". |
|||||
Il 12 dicembre 1901 Marconi effettuava la prima trasmissione transatlantica. Ecco i primi articoli apparsi su Nature, riprodotti dagli originali. |
|||||
Come ottenere ottime radioaudizioni: opuscolo illustrato di 24 pagine che spiega come realizzare un impianto domestico. Supplemento alla rivista "Condensatori", Ducati Radio Brevetti - Bologna 1937 |
|||||
Anton F. Philips: a 50 anni dalla scomparsa un breve articolo apparso su "L'Antenna", ottobre 1951 |
|||||
La Radio in Casa: breve storia della radio in Italia. Un opuscolo illustrato da leggere on-line o da scaricare (in versione PDF) |
|||||
Elementi di Telegrafia Senza Filo ad uso del dilettante. Opuscolo del 1917 che illustra in 60 pagine le tecniche e gli strumenti usati agli albori della radiotelegrafia: scintille, coherer, rocchetti di Ruhmkorff... Buona lettura! |
|||||
Torna alla Pagina Principale |